San Ferdinando di Puglia: Sventato l'Assalto con Ruspa al Bancomat di Poste Italiane
Nelle prime ore di sabato 30 novembre 2025, un audace tentativo di rapina ai danni dello sportello bancomat di Poste Italiane è stato sventato a San Ferdinando di Puglia. Un commando criminale, composto da almeno tre individui, ha agito con determinazione, utilizzando una ruspa nel tentativo di scardinare la cassaforte dell'istituto. La loro strategia prevedeva anche un piano per ostacolare l'intervento delle forze dell'ordine, ma l'efficacia dell'allarme cittadino e la tempestività della risposta hanno permesso di neutralizzare l'azione. L'episodio ha generato notevole clamore nella comunità locale, sottolineando l'aggressività crescente di certe bande e l'importanza cruciale della collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine.
Tentato Colpo Notturno
L'azione criminale si è sviluppata con precisione e premeditazione, mirando a sfruttare l'oscurità e la quiete delle ore notturne per massimizzare le possibilità di successo. La scelta di San Ferdinando di Puglia non è stata casuale: i piccoli centri sono spesso ritenuti più vulnerabili a causa di una minore presenza di pattuglie notturne fisse, un fattore che i malviventi cercano di sfruttare a proprio vantaggio.
Dinamica dell'Assalto
L'episodio si è verificato intorno alle 4:45 del mattino, in via Battisti, una delle principali arterie del centro abitato. I malviventi hanno attuato un piano estremamente violento e distruttivo, impiegando un mezzo meccanico pesante, nello specifico una ruspa, per abbattere il muro perimetrale dell'edificio postale. L'obiettivo primario era chiaro: raggiungere e impossessarsi dello sportello ATM, che solitamente contiene ingenti somme di denaro, specialmente a ridosso di fine mese e inizio mese, periodi di maggiore afflusso per pensioni e stipendi. La brutalità dell'attacco, caratterizzata dal fragore metallico e dallo schianto delle macerie, ha destato dal sonno i residenti delle abitazioni circostanti, trasformando la tranquillità notturna in un incubo improvviso. Sebbene l'utilizzo della ruspa sia efficace per la sua capacità distruttiva, comporta un elevato rischio di rumore e visibilità, un fattore che i criminali hanno evidentemente sottovalutato o considerato secondario rispetto alla velocità dell'operazione. Questo modus operandi, purtroppo, non è nuovo nel panorama criminale italiano, dove bande specializzate in assalti ai bancomat e furgoni portavalori fanno spesso ricorso a mezzi pesanti per superare le barriere fisiche.
Blocco Strategico dei Carabinieri
Contemporaneamente all'assalto all'ufficio postale, i malviventi avevano predisposto un'ulteriore azione per assicurarsi una via di fuga e guadagnare tempo prezioso, impedendo un'immediata reazione delle forze dell'ordine. Hanno infatti bloccato il cancello d'ingresso della caserma dei Carabinieri locale con un robusto catenaccio e una catena, rendendo di fatto impossibile l'uscita rapida dei mezzi militari in dotazione. Questa mossa, che denota una chiara e preoccupante premeditazione e conoscenza del territorio, mirava a creare un lasso di tempo sufficiente per completare il furto e dileguarsi prima che le pattuglie potessero intervenire. La strategia era sofisticata: da un lato la forza bruta per sfondare l'obiettivo, dall'altro l'inganno e l'impedimento fisico per paralizzare la risposta immediata. Questo dettaglio sottolinea la professionalità del commando, evidentemente abituato a pianificare ogni aspetto dell'operazione, dalla fase esecutiva a quella di copertura e fuga. Il fattore tempo è cruciale in questo genere di assalti, e ogni minuto guadagnato dai criminali aumenta esponenzialmente le loro probabilità di successo.
L'Intervento e le Conseguenze
Nonostante la meticolosa pianificazione del commando, l'esito dell'assalto è stato il fallimento, grazie a una combinazione di fattori che hanno vanificato gli sforzi criminali. La prontezza della cittadinanza e la reattività dei Carabinieri hanno giocato un ruolo determinante.
L'Allerta Cittadina e la Reazione Rapida
Nonostante l'audace tentativo di blocco della caserma, il piano dei rapinatori è naufragato a causa della prontezza e del senso civico dei residenti. Allertati dal frastuono assordante della ruspa in azione e dallo schianto delle mura, diversi cittadini hanno immediatamente contattato il numero di emergenza 112. Queste segnalazioni multiple, pervenute quasi in contemporanea al centralino dell'Arma, hanno permesso di aggirare l'impedimento fisico alla caserma di San Ferdinando di Puglia. L'allerta è stata infatti trasmessa immediatamente alle pattuglie dei Carabinieri della Compagnia di Barletta, già in servizio di vigilanza notturna e quindi operative sul territorio. Ciò ha garantito un intervento tempestivo, nonostante il tentativo dei malviventi di isolare la caserma locale. La rapidità con cui le informazioni sono state veicolate e la prontezza della reazione delle forze dell'ordine hanno dimostrato l'efficacia del sistema di emergenza e l'importanza cruciale della collaborazione cittadina. La loro azione ha trasformato un potenziale vantaggio per i criminali in un elemento chiave per il loro fallimento.
Fuga dei Malviventi a Mani Vuote
All'arrivo delle sirene e delle luci blu dei mezzi militari, i membri della banda sono stati colti di sorpresa, costretti a interrompere l'azione. La presenza inattesa e immediata delle forze dell'ordine ha vanificato ogni possibilità di portare a termine il tentato furto. I rapinatori hanno abbandonato la ruspa sul posto e sono saliti a bordo di auto, presumibilmente complici e posizionate strategicamente per la fuga. Si sono dileguati a tutta velocità, scappando a mani vuote e senza riuscire a portare via alcun bottino. Il loro obiettivo principale, l'impossessamento della cassaforte del bancomat, è fallito miseramente. L'efficacia dell'intervento non ha permesso neanche un tentativo di portare via il denaro contante, che avrebbe rappresentato un bottino cospicuo, considerando le movimentazioni tipiche di fine mese. Sono stati immediatamente avviati controlli su vasta scala nella zona e lungo le principali vie di fuga per intercettare i veicoli utilizzati dai malviventi, sebbene questi ultimi fossero presumibilmente già preparati con vie di fuga multiple e mezzi a basso rischio di identificazione, spesso rubati.
Danni Strutturali e Indagini in Corso
L'uso indiscriminato della ruspa ha causato ingenti danni strutturali all'edificio delle Poste. Non si tratta solo del muro perimetrale abbattuto, ma anche di potenziali compromissioni alle strutture interne, agli impianti elettrici, idraulici e di comunicazione. Sono in corso verifiche approfondite da parte di tecnici specializzati per accertare l'effettiva stabilità dell'edificio e la sua agibilità, anche in relazione ai palazzi adiacenti, al fine di garantire la sicurezza pubblica. Il servizio postale è stato inevitabilmente interrotto per un periodo indefinito, creando disagi alla comunità locale che dipende da quell'ufficio per le proprie operazioni quotidiane.
Le indagini sono state prontamente avviate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia e della Compagnia di Barletta per identificare e catturare i responsabili, attualmente sconosciuti. Le forze dell'ordine stanno acquisendo e analizzando le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza, sia pubblici che privati, presenti nella zona e lungo le possibili rotte di fuga. Saranno esaminati tutti gli elementi forensi lasciati sul posto, dalla ruspa abbandonata (che sarà sottoposta a verifica per accertarne la provenienza, verosimilmente rubata), a eventuali impronte digitali o tracce biologiche. Vengono raccolte anche le testimonianze dei residenti e di chiunque possa aver notato movimenti sospetti nelle ore precedenti l'assalto. Gli investigatori non escludono che il commando possa essere collegato ad altri episodi simili avvenuti di recente nella regione Puglia o nelle province limitrofe, seguendo un modus operandi consolidato. L'obiettivo è ricostruire l'intera dinamica, identificare i membri della banda, accertare eventuali complicità e assicurare i responsabili alla giustizia, restituendo un senso di sicurezza alla comunità di San Ferdinando di Puglia.

