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Perché mangiare cereali integrali? 4 buoni motivi per consumare pane e pasta integrali

Studi epidemiologici di rilevante importanza hanno dimostrato che esiste una stretta correlazione tra il consumo di cereali integrali e benefici per la salute. Stiamo parlano di effetti benefici, non solo sull'intestino (quali possono essere protezione da neoplasie, patologie infiammatorie, stipsi cronica), ma sono anche stati dimostrati altri meccanismi biologicamente efficaci per la nostra salute: i cereali integrali infatti entrano in gioco nelle variazioni del metabolismo glucidico e nella produzione di insulina; hanno una forte azione antiossidante, con riscontri effettivamente più salutari sull'organismo. Di seguito i pricipali esempi:

  1. Riduzione del rischio cardiovascolare e dell'arteriosclerosi: il consumo regolare di cereali integrali può essere responsabile della riduzione del rischio d'insorgenza di diverse malattie cardiache. Coloro che consumano tre o più porzioni di alimenti integrali al giorno arrivano a diminuire del 30% le probabilità di infarto rispetto a chi ne assume quantità inferiori. Ulteriori effetti benefici vengono riscontrati sui livelli di glicemia, sul senso di sazietà e sulla diminuzione del rischio lipidico, soprattutto per via della riduzione del colesterolo cattivo nel sangue, e una diminuzione del rischio trombotico mediante azione diretta sulla coagulazione. E' altrettanto importante precisare che i componenti dei cereali integrali influiscono direttamente sulla funzionalità dell'endotelio, avendo quindi un effetto protettivo nei confronti della malattia aterosclerotica.
  2. Contrasto a sovrappeso e obesità: le probabilità di incorrere ad obesità è in genere più bassa nelle persone che assumono più fibra da alimenti a base di cereali integrali; il consumo di alimenti integrali infatti, proprio grazie all'elevato contenuto di fibre, interviene sul controllo dell'appetito, suscitando un maggiore senso di sazietà; inoltre preferire i cereali integrali interferisce con l'efficienza del metabolismo, diminuendo l'apporto energetico e producendo un ritardo nell'assorbimento dei carboidrati, favorendo così la lipolisi e l'ossidazione del grasso corporeo. Invece quando si assumono alimenti a base di cereali raffinati, si va incontro a elevate concentrazioni di insulina; ciò può condurre a un incremento ponderale (nel lungo periodo). Ampi studi epidemiologici (come la National Health and Nutrition Examination Survey, NHANES III) hanno dimostrato che un aumento del consumo di carboidrati non integrali, inclusi i cereali, è correlato a un aumento di fattori quali obesità e diabete.
  3. Riduzione del rischio di diabete: a quanto pare, un maggiore apporto di alimenti a base di cereali integrali previene l'insorgenza del diabete di tipo 2. Tale beneficio può essere attribuito al miglioramento del metabolismo glicidico e lipidico dovuto alla fibra.
  4. Azione antinfiammatoria: nei cereali integrali sono presenti diverse sostanze dal potere antiossidante. Questi antiossidanti svolgono un importante ruolo antinfiammatorio, una volta superato il passaggio gastrointestinale. Nel chicco, infatti, sono contenuti molteplici composti bioattivi, micronutrienti (vitamine e minerali), antiossidanti (composti fenolici) e altri agenti fitochimici, che riducono il rischio di infiammazioni e di alcune patologie, tra cui malattie cardiovascolari, intestinali, e neoplasie.

Di Gaetano

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