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Un viaggio attraverso i secoli: La storia dei costumi in Sicilia

La Sicilia, affacciata sul mar Mediterraneo e bagnata da culture e popoli provenienti da tutte le direzioni, ha una storia ricca e affascinante nel campo dei costumi tradizionali. I costumi siciliani sono una testimonianza vivente di secoli di scambi culturali e influenze che hanno plasmato l'identità dell'isola. In questo articolo, esploreremo l'evoluzione dei costumi in Sicilia, dagli antichi abiti dell'epoca greco-romana fino alle tradizioni più recenti.

I costumi antichi

La storia dei costumi in Sicilia inizia con le influenze delle antiche civiltà che si sono insediate sull'isola. Greci, Romani e Cartaginesi hanno lasciato un'impronta duratura sulla cultura e sugli abiti siciliani. Nel periodo greco-romano, le donne indossavano peploi, lunghe tuniche realizzate in tessuti leggeri e decorati con motivi geometrici. Gli uomini, invece, optavano per una variante maschile della tunica, il chitone.

L'influenza araba

Nell'VIII secolo, la Sicilia fu conquistata dagli Arabi, che introdussero nuovi stili di abbigliamento e tessuti pregiati, come seta e cotone. L'abito maschile tradizionale divenne il "jubba", una lunga tunica con maniche lunghe, spesso decorata con ricami intricati. Le donne indossavano il "tuppu", un velo che copriva il capo e le spalle. Questa influenza araba è ancora visibile nei costumi tradizionali siciliani di oggi.

Il periodo spagnolo

La dominazione spagnola in Sicilia ha portato nuovi cambiamenti nell'abbigliamento tradizionale. Gli abiti diventarono più elaborati e sfarzosi, riflettendo il potere e la ricchezza della nobiltà spagnola. Le donne indossavano il "zimarra", un vestito a due pezzi composto da una gonna lunga e una giacca corta. Gli uomini, invece, adottarono il "calzone", un tipo di pantalone largo e bombato.

Il periodo borbonico

Con l'ascesa della dinastia borbonica al trono di Sicilia nel XVIII secolo, i costumi subirono nuovi cambiamenti. L'abbigliamento divenne più raffinato e lussuoso, con l'uso diffuso di tessuti pregiati e dettagli ricamati. Le donne iniziarono a indossare il "grembiule", una sorta di scialle decorato con pizzi e merletti. Gli uomini, invece, adottarono il "bombagli", un pantalone stretto e corto, spesso abbinato a calze di seta.

L'epoca contemporanea

Con il passare dei secoli e l'evolversi della società, anche i costumi siciliani si sono adattati ai tempi moderni. Oggi, i costumi tradizionali sono indossati principalmente durante le feste e le celebrazioni folkloristiche, ma mantengono ancora il loro fascino e la loro importanza culturale. Le donne possono essere viste indossare il "gigurina", un abito lungo con maniche ampie e colori vivaci, mentre gli uomini possono indossare il "cilindru", un cappello a cilindro nero, e il "bettile", un panciotto di velluto ricamato.

Conclusioni

La storia dei costumi in Sicilia è un affascinante percorso attraverso i secoli di cultura, scambi e influenze. Dalle antiche civiltà greche e romane, all'influenza araba e spagnola, fino alla modernità, i costumi tradizionali siciliani hanno subito numerosi cambiamenti, ma hanno sempre mantenuto una forte identità culturale. Oggi, questi abiti sono testimoni di una storia unica e appassionante e svolgono ancora un ruolo vitale nel preservare e celebrare le radici culturali dell'isola.

Di Gaetano

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