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Prete riciclava milioni con donazioni finte

Salerno: scatta l’arresto per monsignor Nunzio Scarano (che è stato responsabile dell’Apsa, amministrando il patrimonio della Santa Sede), adesso ai domiciliari.

Scarano ha coinvolto circa una sessantina di persone nei suoi atti illeciti, tra cui il prete Luigi Noli ed il notaio Bruno Frauenfelder. Molte delle persone coinvolte nella morsa del sacerdote non sapevano degli atti di “pulizia del denaro” nei quali sono inconsapevolmente andati ad incappare, ritrovandosi ora indagate.

Per monsignor Scarano non si tratta dei primi provvedimenti, già lo scorso Giugno Scarano fu arrestato per corruzione a seguito di un’inchiesta della Procura di Roma.

Con finte donazioni che sono adate avanti da molto tempo, oggi sono stati sequestrati beni per un valore stimato di 6 milioni e mezzo di euro tra beni immobili e conti bancari. Con le stesse accuse per cui dovranno rispondere sono stati arrestati anche il prete Noli ed il notaio Frauenfelder prima citati, finiti anch’essi agli arresti domiciliari.

Gli investigatori hanno scoperto che circa 5 milioni di euro in possesso di monsignor Scarano scaturivano da una famiglia di armatori romani mediante il ricorso in paradisi fiscali di società offshore.

A fare partire l’inchiesta è stata un passo falso dello stesso Scarano, quando presentò una denuncia nel Gennaio del 2013 in cui denunciava appunto la scomparsa di alcuni suoi oggetti, per il quale egli stimava un valore “sospetto”. I finanzieri allora capirono quasi immediatamente che il reddito dichiarato da Scarano non corrispondeva per un’evidente sproporzione.

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Di Gaetano

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