Ortoressia: Quando il Mangiare Sano Diventa un Disturbo Alimentare
Negli ultimi anni, il concetto di ortoressia nervosa (ON) sta emergendo come un disturbo alimentare che merita attenzione. Definita come un'ossessione patologica per un'alimentazione sana, l'ortoressia può sembrare inizialmente una pratica positiva, ma spesso conduce a comportamenti restrittivi e problematici che compromettono la salute fisica e mentale. In questo articolo esploreremo che cos'è l'ortoressia, quali sono i suoi fattori di rischio, e come si distingue dagli altri disturbi alimentari.
Cos'è l'Ortoressia Nervosa?
Il termine "ortoressia nervosa" è stato coniato per la prima volta nel 1997 da Steven Bratman per descrivere un'ossessione eccessiva per il consumo di alimenti considerati "puri" o "sani". A differenza di altri disturbi alimentari come l'anoressia nervosa o la bulimia nervosa, l'ortoressia si concentra sulla qualità degli alimenti piuttosto che sulla quantità. Le persone affette da ortoressia tendono a evitare qualsiasi cibo che percepiscono come "non sano", il che può portare a una dieta estremamente restrittiva e a deficienze nutrizionali.
Fattori di Rischio e Prevalenza
Secondo una revisione degli studi esaminati, la prevalenza dell'ortoressia varia tra il 6,5% e il 41,7% della popolazione globale, a seconda dei metodi diagnostici utilizzati e del gruppo analizzato. Questa variabilità è dovuta in parte alla mancanza di criteri diagnostici standardizzati. Le persone particolarmente a rischio includono gli adolescenti, i giovani adulti, gli studenti di medicina e coloro che lavorano nel settore della salute, così come gli atleti e gli appassionati di fitness. Tra questi gruppi, i giovani sono spesso i più suscettibili a causa dell'influenza dei social media e della pressione dei pari.
Sintomi e Comportamenti
Chi soffre di ortoressia nervosa sviluppa una serie di comportamenti che ruotano attorno alla ricerca costante di cibi "sani". Questo può includere il controllo ossessivo delle etichette alimentari, l'esclusione di intere categorie di alimenti (come i grassi o i carboidrati) e il rifiuto di partecipare a eventi sociali che implicano il consumo di cibo considerato "non sano". Questi comportamenti portano spesso a un isolamento sociale e a problemi nelle relazioni interpersonali.
Un altro sintomo caratteristico dell'ortoressia è la presenza di un senso di superiorità morale rispetto agli altri, basato sulle proprie scelte alimentari. Le persone con ortoressia possono sentirsi moralmente migliori perché "mangiano sano", ma questo atteggiamento può portare a conflitti con chi li circonda e aumentare il loro senso di isolamento.
Differenze tra Ortoressia e Altri Disturbi Alimentari
L'ortoressia nervosa condivide alcune somiglianze con l'anoressia nervosa e la bulimia nervosa, come la preoccupazione ossessiva per il cibo e il controllo alimentare. Tuttavia, mentre l'anoressia e la bulimia si concentrano principalmente sul peso e sulla quantità di cibo, l'ortoressia si concentra sulla qualità e sulla purezza del cibo. Questa differenza porta spesso a una sovrapposizione di sintomi, e alcune persone possono presentare contemporaneamente sintomi di più di un disturbo.
Gli studi indicano che l'ortoressia può svilupparsi come un meccanismo di coping per l'anoressia, fornendo alla persona un senso di controllo attraverso l'alimentazione "sana" senza necessariamente ridurre drasticamente l'apporto calorico.
Fattori Socioculturali e Psicologici
Uno dei principali fattori che contribuiscono allo sviluppo dell'ortoressia è l'influenza dei media e delle piattaforme sociali. Le immagini idealizzate di diete "pulite" e corpi perfetti promosse sui social media spingono molte persone, soprattutto i giovani, a cercare di emulare questi ideali. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante poiché molti contenuti online promuovono un'immagine distorta dell'alimentazione sana, portando a comportamenti alimentari non equilibrati.
Dal punto di vista psicologico, l'ortoressia è spesso correlata a tratti di perfezionismo e a un basso livello di autostima. Le persone che soffrono di ortoressia cercano di raggiungere un ideale irraggiungibile di purezza alimentare come modo per sentirsi più sicuri o per affrontare altre insicurezze. Questi tratti psicologici sono comuni anche in altri disturbi alimentari, suggerendo una base comune per molti di questi comportamenti patologici.
Diagnosi e Difficoltà nel Riconoscere l'Ortoressia
Attualmente, l'ortoressia non è riconosciuta come un disturbo alimentare autonomo nei principali sistemi diagnostici, come l'ICD-11 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità o il DSM-5 dell'Associazione Psichiatrica Americana. La mancanza di una definizione standard rende difficile la diagnosi e il trattamento. Gli strumenti diagnostici esistenti, come il test ORTO-15 e il Bratman Test for Orthorexia (BOT), presentano limitazioni nella capacità di distinguere tra una dieta sana e un'ossessione patologica.
Questa mancanza di chiarezza rende anche difficile comprendere appieno la patofisiologia dell'ortoressia e sviluppare trattamenti efficaci. Di conseguenza, l'ortoressia rimane un'area di ricerca emergente che richiede ulteriori studi per comprendere meglio i meccanismi sottostanti e le possibili soluzioni terapeutiche.
Conseguenze sulla Salute
L'ortoressia può avere diverse conseguenze negative sulla salute fisica e mentale. Dal punto di vista nutrizionale, le persone con ortoressia possono sviluppare carenze di vitamine e minerali a causa delle restrizioni alimentari autoimposte. Queste carenze possono portare a problemi di salute come anemia, ridotta densità ossea e indebolimento del sistema immunitario. Sul piano psicologico, l'ossessione per il cibo sano può portare a ansia e depressione, aggravate dall'isolamento sociale e dalla rigidità comportamentale.
Come Affrontare l'Ortoressia
Affrontare l'ortoressia richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga nutrizionisti, psicologi e altri professionisti della salute. L'obiettivo del trattamento è aiutare la persona a ristabilire un rapporto equilibrato con il cibo, riducendo l'ossessione per la purezza alimentare. Le tecniche di terapia cognitivo-comportamentale (CBT) sono spesso utilizzate per aiutare le persone a sfidare i pensieri disfunzionali riguardanti il cibo e a sviluppare abitudini alimentari più flessibili.
Inoltre, è importante educare le persone sui rischi dell'ortoressia e promuovere una visione più equilibrata dell'alimentazione sana. L'educazione pubblica può aiutare a prevenire lo sviluppo di questo disturbo, specialmente tra i giovani e tra coloro che sono più esposti alle influenze dei social media.
Conclusioni
L'ortoressia è un disturbo emergente che merita maggiore attenzione da parte della comunità medica e del pubblico. Sebbene possa iniziare come un tentativo di migliorare la salute attraverso l'alimentazione, l'ossessione per il cibo "sano" può trasformarsi in un problema serio che compromette il benessere fisico e mentale. È fondamentale riconoscere i segni di questo disturbo e fornire supporto a chi ne è affetto, promuovendo un approccio equilibrato all'alimentazione e riducendo l'influenza dei modelli alimentari distorti promossi dai media.
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