Milan-Juventus: striscione indegno contro Pessotto!

L’imbecillità non ha colore. E questa volta veste quelli rossoneri del Milan. Mentre ci indigniamo per l’assalto antisemita di Roma, al 7′ di Milan-Juventus, alcuni tifosi del Diavolo espongono uno striscione che definire indegno è poco: “Felix 36 km di volo e muro del suono rotto, ma mai spettacolare come il volo di Pessotto. Complimenti, ragazzi. Bella rima. Potreste andare a San Scemo. Senza contare che siete un po’ monotoni.

Ci si pone un paio di domande dopo questa bella scenetta: come ha fatto a entrare a San Siro questo striscione? E pensare che allo Juventus Stadium non fanno entrare neanche i bandieroni. Innocui, non offensivi. Che al massimo tolgono la visuale a qualcuno. Seconda domanda, così di botto: come mai, prima di venire rimosso, lo striscione è rimasto ben cinque minuti in bella vista? Qualcuno non ne capiva il senso?

Già, questa volta i tifosi del Milan non hanno sbagliato a scrivere. Si vede che hanno scelto qualcuno che avesse almeno la licenza elementare. E non come nel derby. Già in passato i vari stadi d’Italia sono stati scenari di veri e prorpri eventi simili a quello accaduto ieri sera, e senza andare troppo lontano rileva uno striscione comparso lo scorso anno per pochi minuti Dall’Ara, teatro della partita Bologna Juventus, dal quale si scorgevano testuali parole: “Pessotto simulatore. Si è buttato o era rigore“.

Sicuramente, è senza alcun dubbio, l’atto più vile ed indegno riguarda i cori contro il povero Piermario Morosini a Livorno da parte dei tifosi del Verona durante Livorno-Verona valida per il campionato di serie B; difatti, verso il 30? del primo tempo dal settore degli ospiti per alcuni secondi e’ partito un coro offensivo verso il calciatore del Livorno morto alcuni mesi fa in campo a Pescara, non percepito dalla stragrande maggioranza dei presenti allo stadio ma non sfuggito alla Digos che avrebbe avviato le opportune indagini per accertare le responsabilita’.

Si tratta di episodi che che lasciano sgomenti appassionati e non, è al fine di impedire questo turbinio denigrante sarebbe opportuno evitare di infliggere multe alle società che nulla c’entrano, invitando gli organi di giustizia del calcio a cominciare a pensare a pene esemplari: la squalifica del campo per esempio. Giocheremmo ogni domenica in campo neutro? Pazienza, ognuno ha il calcio che merita!

Francesco Aspanò