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Ipercalciuria Idiopatica: una Condizione Silenziosa ma Potenzialmente Dannosa

L'ipercalciuria idiopatica (IH) è una condizione metabolica cronica in cui si verifica un'eccessiva escrezione di calcio nelle urine, senza cause apparenti come iperparatiroidismo, tumori o ipervitaminosi D. Anche se i livelli di calcio nel sangue risultano normali, l'IH è legata a problemi significativi come:

  • Calcoli renali ricorrenti

  • Nephrocalcinosi (depositi di calcio nei reni)

  • Osteoporosi e ridotta densità minerale ossea

Colpisce circa il 10% della popolazione generale e fino al 50% dei pazienti con calcoli renali di calcio.

Fisiopatologia della formazione dei calcoli

L'ipercalciuria può portare alla formazione di calcoli renali a causa di diversi fattori interconnessi:

Sovrasaturazione urinaria

Quando l'urina contiene troppo calcio rispetto alla sua capacità di dissolverlo, si formano cristalli di ossalato di calcio (CaOx) o fosfato di calcio (CaP). Questi cristalli, se non eliminati, si aggregano fino a formare calcoli.

Placche di Randall

Sono depositi di calcio che si formano nei tessuti renali e fungono da "nido" per lo sviluppo dei calcoli. Si trovano sotto l'epitelio dei tubuli renali.

Ostruzione tubulare

In alcuni casi, il calcio si accumula all'interno dei tubuli renali, bloccandoli e contribuendo alla formazione e all'ingrossamento dei calcoli.

Inibitori e promotori urinari

L'urina contiene molecole che ostacolano o favoriscono la formazione dei calcoli. Ad esempio:

  • Citrato e magnesio riducono l'aggregazione cristallina

  • Osteopontina e proteina di Tamm-Horsfall impediscono l'adesione dei cristalli

  • Un pH urinario elevato favorisce i calcoli da fosfato, mentre uno acido favorisce quelli da acido urico

Meccanismi dell'Ipercalciuria Idiopatica

L'IH è causata da alterazioni complesse nel metabolismo del calcio, che coinvolgono tre organi principali:

Reni

  • In condizioni normali, i reni riassorbono fino al 99% del calcio filtrato.

  • Nei pazienti con IH, questo riassorbimento è ridotto, soprattutto nel tubulo distale.

  • Difetti nei trasportatori del calcio (es. TRPV5, NCC) e proteine come claudina-2 possono essere responsabili del difetto.

Intestino

  • Chi ha IH assorbe più calcio dal cibo (fino al 30%, contro il 20% normale).

  • Questo può dipendere da un'aumentata attività del sistema vitamina D-recettore VDR, con alti livelli di calcitriolo (1,25(OH)₂D).

Ossa

  • L'IH è associata a un'aumentata riassorbimento osseo, con maggiore attività degli osteoclasti.

  • Questo porta a perdita di massa ossea, soprattutto in donne in menopausa e anziani.

  • Può essere coinvolta anche una disfunzione del recettore sensibile al calcio (CaSR).

Fattori genetici e familiari

L'IH ha una forte componente ereditaria:

  • Il 47,5% dei bambini con IH ha almeno un parente di primo grado affetto

  • Studi familiari hanno identificato mutazioni nei geni legati al trasporto del calcio

  • Interazioni tra geni ed epigenetica (es. metilazione del DNA) potrebbero influenzare il rischio individuale

Sintomi e Diagnosi

Presentazione clinica

  • Asintomatici: molti pazienti scoprono l'IH solo dopo un esame delle urine

  • Sintomatici: calcoli renali, dolore osseo, osteoporosi, fratture, infezioni urinarie ricorrenti

Diagnosi

  • Raccolta urine 24 ore: ipercalciuria è definita da valori >300 mg/giorno negli uomini, >250 mg nelle donne

  • Esami del sangue: per escludere cause secondarie (PTH, calcio, vitamina D)

  • Imaging: ecografia, TC, RX per rilevare calcoli o nephrocalcinosi

Gestione e Trattamento

Approccio conservativo

  • Idratazione abbondante (almeno 2-2,5 L di urina al giorno) per diluire il calcio urinario

  • Dieta equilibrata:

    • Calcio: sufficiente (≥1.200 mg/die), non ridotto

    • Sodio: basso (<1.5 g/die)

    • Proteine: moderazione, soprattutto animali

  • Esercizio fisico regolare: migliora la densità ossea e riduce il rischio di calcoli

Terapia farmacologica

  • Diuretici tiazidici: riducono l'escrezione urinaria di calcio aumentando il riassorbimento tubulare

  • Citrato di potassio: aumenta il citrato urinario, legando il calcio e impedendo la formazione di cristalli

  • Trattamenti combinati: utili nei pazienti con nephrolithiasis ricorrente o iperuricosuria

Intervento chirurgico

Nei casi gravi con calcoli sintomatici o voluminosi, si ricorre a:

  • Litotrissia extracorporea

  • Ureteroscopia

  • Nefrolitotomia percutanea

Complicanze e Prospettive a Lungo Termine

  • Calcoli renali ricorrenti: causa più comune di dolore e ospedalizzazioni

  • Osteoporosi e osteopenia: legate alla perdita cronica di calcio

  • Disturbi psicologici: ansia da recidiva, impatto sulla qualità della vita

La prognosi è generalmente buona, ma richiede monitoraggio continuo, in particolare:

  • Esami delle urine 24h periodici

  • Valutazioni della densità ossea (BMD) per prevenire fratture

Limiti e Prospettive Future

Sfide attuali

  • Definizione diagnostica non univoca

  • Scarsa ricerca su bambini e anziani

  • Pochi studi a lungo termine sui trattamenti

Nuove direzioni

  • Approcci basati sul microbiota intestinale

  • Terapie mirate su trasportatori di calcio

  • Approccio multidisciplinare personalizzato

  • Studio delle interazioni tra genetica e dieta

Conclusioni

L'ipercalciuria idiopatica è una condizione frequente ma sottovalutata, che può avere gravi ripercussioni su reni e ossa se non diagnosticata e trattata correttamente. Richiede un approccio clinico integrato, basato su:

  • Modifiche dello stile di vita

  • Farmaci mirati

  • Monitoraggio costante

💡 Investire nella prevenzione, nella diagnosi precoce e in strategie terapeutiche personalizzate è essenziale per migliorare la qualità della vita dei pazienti e ridurre il carico della malattia nel lungo termine.

FONTE

Di Gaetano

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