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Giornata Mondiale degli Oceani 2025: un impegno collettivo per il nostro pianeta blu

Oggi, 8 giugno 2025, si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, ricorrenza istituita nel 1992 e riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite nel 2008. Il tema di quest'anno, "Sustainable Fishing Means More", riflette l'attenzione internazionale verso la pesca responsabile, essenziale non solo per la conservazione degli ecosistemi marini, ma anche per garantire la sicurezza alimentare e il benessere delle comunità costiere.

L'importanza degli oceani tra clima, biodiversità e imprese locali

Gli oceani rappresentano il cuore pulsante della vita sul pianeta: assorbono circa il 30 % delle emissioni di CO₂, regolano i cicli climatici e ospitano una biodiversità incredibilmente ricca, essenziale per l'equilibrio biologico. Nel Mediterraneo, tuttavia, il rischio è elevato: una delle aree più inquinate al mondo, con microplastiche presenti nella stessa intensità dei famosi "gyre" dell'oceano aperto .
Le conseguenze sono immediate e tangibili: molte specie ittiche sono in pesante declino a causa della pesca eccessiva, le praterie di Posidonia oceanica, fondamentali per la vita marina, vengono recise dagli ancoraggi, e le coste, fulcro dell'economia turistica, rischiano di perdere il loro valore qualitativo ed economico.

Iniziative sul territorio italiano: eventi, laboratori e immersioni

In Italia, la risposta è diffusa e concreta:

  • A Città della Scienza, a Napoli, è in corso un fine settimana dedicato alla conoscenza e salvaguardia degli oceani. Laboratori interattivi, esperimenti sulle microplastiche e momenti di riflessione hanno lo scopo di sensibilizzare tutte le fasce d'età sull'impatto ambientale e sugli stili di vita sostenibili.

  • Sul territorio costiero, in collaborazione con diving locali, il Parco Nazionale Arcipelago Toscano offre escursioni di snorkeling e whale watching guidate da biologi marini certificati, per far conoscere la biodiversità sommersa e promuovere comportamenti rispettosi dei fondali e delle specie marine.

  • Zoomarine, con il supporto della Federazione Italiana Nuoto e testimonial come Massimiliano Rosolino, promuove un'iniziativa rivolta al grande pubblico. L'obiettivo è informare sui semplici gesti quotidiani per limitare l'uso della plastica e contrastare la raccolta di sabbia, conchiglie o di creature marine - spesso vietata - in favore della tutela degli habitat naturali.

Il WWF e le praterie di Posidonia: un allarme per l'ecosistema marino

Secondo un recente studio del WWF, le praterie di Posidonia oceanica nel Mediterraneo sono state devastate da comportamenti scorretti: gli ancoraggi di imbarcazioni avrebbero danneggiato oltre 50.000 ettari, equivalenti a circa 70.000 campi da calcio. Il valore dei servizi ecosistemici perduti supera i 4 miliardi di euro annui.
Questo monito, emerso proprio oggi, richiama l'attenzione sulle misure urgenti da prendere: regolamentazione dell'ancoraggio, creazione di aree marine protette, e promozione della consapevolezza tra turisti e operatori nautici.

L'impegno globale: dal trattato sulla plastica alla conferenza ONU

La Giornata Mondiale degli Oceani 2025 non è solo un evento isolato, ma un nodo strategico nel quadro internazionale. Si accompagna infatti all'avvio a Nizza (Francia) della Conferenza Onu sull'Oceano (9-13 giugno), con attività ufficiali già cominciate oggi, e alla campagna globale per un Trattato sulla plastica, che punta a ridurre l'inquinamento attraverso ogni fase del ciclo produttivo .

Cosa possiamo fare, oggi e ogni giorno

Il cambiamento parte dalle azioni individuali e comunitarie:

  • Preferire il pesce da pesca sostenibile, etichettato e certificato.

  • Ridurre l'uso della plastica monouso, con attenzione particolare a bottiglie e posate.

  • Scegliere vacanze eco-responsabili, evitando di danneggiare i fondali o prelevare materiale naturale.

  • Supportare iniziative locali: dalle pulizie delle spiagge alle donazioni ad associazioni marine.

Uno sguardo verso il futuro

Questa Giornata rappresenta un momento di riflessione e mobilitazione, ma anche l'incipit di un percorso più ampio. L'invito è chiaro: la tutela degli oceani non è una responsabilità solo di ricercatori o legislatori, ma diventa azione concreta quando ciascuno - cittadini, istituzioni, imprese - si impegna con coerenza e costanza.
Salvaguardare gli oceani significa preservare un patrimonio collettivo, proteggere la qualità della vita di intere comunità, e garantire sostenibilità per le generazioni future. Il mare non è solo scenografia: è la linfa che tiene in vita il nostro pianeta.

Di Clelia

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