Geni della mamma: come errori di imprinting possono influenzare la salute dei bambini
Nascere e crescere con uno sviluppo armonioso dipende anche da un delicato meccanismo chiamato imprinting genomico, un processo che accende o spegne alcuni geni in base al fatto che provengano dal padre o dalla madre. Quando questo meccanismo presenta errori su più punti del DNA si parla di Disturbi di Imprinting Multiloci (MLID). Negli ultimi anni la ricerca ha scoperto che una parte dei MLID deriva da alterazioni in particolari geni espressi nelle cellule uovo: i Geni ad Effetto Materno (MEG). Comprendere questo intreccio di segnali epigenetici è cruciale per anticipare diagnosi, cure e consulenza genetica.
Che cos'è l'imprinting
Alcuni geni sono "marchiati" con etichette chimiche (soprattutto metilazione del DNA) che ne regolano l'espressione.
L'etichetta dipende da quale genitore ha trasmesso il gene: si parla di espressione parent‑specifica.
Questi marchi restano stabili in quasi tutte le divisioni cellulari e sono fondamentali per la crescita fetale, il metabolismo e lo sviluppo neurologico.
Un difetto su un singolo sito può causare patologie note; un difetto su più siti simultaneamente produce i MLID, un quadro clinico variabile e spesso sfuggente.
Chi sono i Geni ad Effetto Materno
I MEG sono attivi soprattutto nella cellula uovo e nelle primissime fasi dell'embrione. Se la madre possiede due copie difettose di uno di questi geni, l'embrione può ricevere impronte epigenetiche scorrette su diversi cromosomi.
I MEG finora più coinvolti sono:
Gene Possibili esiti nelle gravidanze Sindromi riscontrate nei figli
NLRP2 | Infertilità, aborti, talvolta mole idatiformi | Prevalenza di Beckwith‑Wiedemann |
NLRP5 | Arresto dello sviluppo embrionale, aborti | Beckwith‑Wiedemann, talvolta Silver‑Russell |
NLRP7 | Mole idatiformi ricorrenti, aborti | Beckwith‑Wiedemann |
PADI6 | Infertilità, aborti | Beckwith‑Wiedemann, Silver‑Russell |
KHDC3L | Mole idatiformi multiple | Perdite di gravidanza ricorrenti |
Importante: la madre portatrice di mutazioni MEG non manifesta i sintomi delle sindromi imprinting, ma può avere un'anamnesi ostetrica complessa.
Le principali sindromi legate ai MLID
Beckwith‑Wiedemann Spectrum (BWSp)
Macroglossia, crescita corporea accentuata, rischio di tumori infantili.
Nei MLID il difetto epigenetico coinvolge più geni oltre al classico cluster 11p15.5.
Silver‑Russell Syndrome (SRS)
Basso peso alla nascita, scarso accrescimento, fronte prominente.
Nei MLID la crescita può essere ancora più eterogenea.
Transient Neonatal Diabetes Mellitus (TNDM)
Ipoglicemia/Diabete nelle prime settimane di vita, spesso si risolve ma può ricomparire in adolescenza.
Temple Syndrome e Pseudoparatiroidismo di tipo 1B
Meno frequenti; possono aggiungersi segni come obesità precoce o resistenza agli ormoni paratiroideo e tiroideo.
Talvolta un bambino presenta tratti sovrapposti di più sindromi, rendendo la diagnosi un vero rompicapo.
Come si fa la diagnosi
Osservazione clinica: pediatra o genetista rilevano segni di più disturbi di imprinting oppure una storia familiare di aborti e infertilità.
Test di metilazione: pannelli che analizzano decine di DMR (regioni metilate in modo differenziale) per scoprire perdite o guadagni di metile.
Sequenziamento: ricerca di varianti bialleliche nei MEG della madre.
Analisi familiare: costruzione di un pedigree fino a tre generazioni per individuare pattern ricorrenti.
Implicazioni per le famiglie
Se la madre possiede mutazioni in un MEG, ogni gravidanza ha un rischio aumentato di dare origine a un bambino con MLID.
I figli affetti ereditano una sola mutazione MEG e di solito non avranno problemi riproduttivi analoghi, ma i dati a lungo termine restano limitati.
È fondamentale un percorso di consulenza genetica pre- e post‑natale per valutare opzioni come diagnosi prenatale e monitoraggio mirato.
Gestione e follow‑up
Sorveglianza oncologica nei bambini con BWSp.
Controllo auxologico regolare in BWSp e SRS.
Monitoraggio della glicemia nei casi di TNDM.
Supporto nutrizionale e fisioterapico.
Piano multidisciplinare con endocrinologi, epigenetisti, neonatologi e psicologi.
Messaggi chiave
Gli MLID rappresentano un mosaico di errori di metilazione che può cambiare volto a disturbi già noti.
I Geni ad Effetto Materno sono la regia nascosta: se difettosi, alterano l'imprinting di tutto l'embrione.
La madre è clinicamente sana, ma il suo patrimonio genetico influenza profondamente la salute dei figli.
Diagnosi tempestiva e presa in carico personalizzata migliorano la prognosi e il benessere familiare.
Conclusione
Svelare i segreti dei Disturbi di Imprinting Multiloci significa aprire una finestra privilegiata sull'interazione fra geni, epigenetica e riproduzione. Conoscere il ruolo dei Geni ad Effetto Materno aiuta i clinici a spiegare storie familiari complesse, mentre offre ai genitori strumenti concreti per affrontare gravidanze e crescita dei figli con maggiore consapevolezza. La strada da percorrere è ancora lunga, ma ogni nuova scoperta porta la genetica un passo più vicino alla vita quotidiana di tutti noi.
FONTE