• 0 commenti

Firenze dice addio ai monopattini elettrici a noleggio: stop dal 2026 per sicurezza e decoro urbano

Firenze si appresta a ridefinire radicalmente il panorama della micromobilità condivisa, annunciando la cessazione del servizio di monopattini elettrici a noleggio a partire dal 1° aprile 2026. La decisione, formalizzata da Palazzo Vecchio attraverso una delibera della Giunta comunale, sancisce la fine di una sperimentazione avviata nel 2020 e riflette un ripensamento complessivo sull'integrazione di questi mezzi nel tessuto urbano. L'amministrazione ha motivato la sua scelta con una serie di considerazioni legate alla sicurezza stradale e al decoro urbano, allineando Firenze ad altre importanti capitali europee che hanno già adottato o si apprestano ad adottare misure simili.

La Fine della Sperimentazione: Un Trend Europeo

La sperimentazione dei monopattini elettrici a noleggio, introdotta a Firenze nel 2020 con l'obiettivo di offrire un'alternativa di mobilità sostenibile e ridurre il traffico veicolare, si conclude dopo circa sei anni. Inizialmente accolta con interesse come soluzione innovativa per gli spostamenti dell'ultimo miglio, la presenza dei monopattini ha gradualmente sollevato interrogativi sulla sua sostenibilità a lungo termine.
La scelta di Firenze non è un caso isolato nel contesto europeo. Capitali di grande rilevanza come Parigi e Madrid hanno già interrotto in maniera definitiva il servizio di monopattini elettrici in sharing, citando criticità analoghe a quelle riscontrate nel capoluogo toscano, quali incidenti, parcheggi selvaggi e una generale difficoltà nel far rispettare le normative vigenti da parte degli utenti. Anche Praga, città con un significativo patrimonio storico-artistico, ha annunciato una decisione analoga che entrerà in vigore a gennaio del prossimo anno. Questi precedenti internazionali evidenziano una tendenza comune tra le amministrazioni urbane, in particolare quelle con centri storici delicati e un'alta densità pedonale, a rivalutare l'impatto dei monopattini elettrici a noleggio sulla qualità della vita urbana e sulla sicurezza pubblica. La delibera fiorentina, dunque, si inserisce in un più ampio quadro di consapevolezza e ricerca di soluzioni di mobilità realmente compatibili con le esigenze e le specificità delle città storiche.

Le Ragioni della Delibera Comunale

La decisione di porre fine al servizio di monopattini elettrici a noleggio a Firenze è stata il risultato di un'attenta valutazione da parte dell'amministrazione comunale, che ha preso in esame molteplici fattori critici. Le motivazioni principali, come esposto nella delibera, si focalizzano sull'impatto delle nuove disposizioni del Codice della Strada e sulle persistenti problematiche legate alla sicurezza e al decoro urbano. Questi elementi, combinati, hanno reso insostenibile la prosecuzione del servizio nella sua forma attuale.

Impatto delle Nuove Normative del Codice della Strada

Uno degli aspetti più significativi che hanno influito sulla decisione è rappresentato dall'introduzione di nuove e più stringenti normative all'interno del Codice della Strada italiano. Queste modifiche impongono l'obbligo di casco per tutti gli utilizzatori, la presenza di un contrassegno identificativo sul veicolo, una copertura assicurativa obbligatoria e il divieto di circolazione al di fuori dei centri urbani e sulle strade extraurbane.
Per un servizio di sharing, l'applicazione di tali regole presenta sfide logistiche e di controllo considerevoli. Come può un operatore garantire che ogni utente indossi un casco fornito o possieda il proprio? Come si implementa l'obbligo di un contrassegno identificativo su una flotta di migliaia di veicoli condivisi, e come si verifica la validità della copertura assicurativa per ogni corsa? L'amministrazione comunale di Firenze ha evidenziato come queste nuove disposizioni rendano estremamente problematico il rispetto delle norme nel contesto di un servizio di noleggio condiviso. La difficoltà intrinseca nel far osservare tali obblighi genererebbe una "potenziale violazione sistematica" delle normative, una situazione che il Comune ha giudicato inaccettabile in termini di sicurezza e responsabilità legale. L'impossibilità di assicurare il pieno rispetto del quadro normativo nazionale ha rappresentato un ostacolo insormontabile alla continuità del servizio, ponendo l'amministrazione di fronte alla necessità di prendere una decisione drastica a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini.

Problemi di Sicurezza e Decoro Urbano Legati all'Utilizzo

Oltre alle complessità normative, un ruolo determinante nella decisione è stato giocato dalle problematiche concrete emerse nell'utilizzo quotidiano dei monopattini elettrici da parte degli utenti. Firenze, in quanto città d'arte e patrimonio UNESCO, è particolarmente sensibile alle questioni di decoro urbano e alla tutela del suo tessuto storico. La proliferazione di "parcheggi selvaggi", con monopattini lasciati in maniera indiscriminata su marciapiedi, piazze e persino in corrispondenza di monumenti, ha rappresentato una costante fonte di disagio. Questi comportamenti non solo compromettono l'estetica della città, ma creano anche ostacoli per i pedoni, in particolare per le persone con disabilità, compromettendo l'accessibilità e la fruibilità degli spazi pubblici.
A ciò si aggiungono le criticità relative alla circolazione. Nonostante i regolamenti, sono state frequentemente segnalate e riscontrate violazioni come la circolazione contromano, l'invasione dei marciapiedi e l'utilizzo in aree dove è espressamente vietato, come piazze storiche o zone a traffico limitato destinate esclusivamente ai pedoni. Questi comportamenti irresponsabili hanno contribuito a un aumento della percezione di insicurezza, sia per gli stessi utilizzatori dei monopattini sia per pedoni e altri veicoli, con un conseguente incremento del rischio di incidenti. La somma di queste problematiche, che riguardano sia la sicurezza pubblica che il mantenimento del decoro di una città ad altissimo valore storico e culturale, ha spinto l'amministrazione a ritenere che i costi sociali e i rischi associati alla continuazione del servizio superassero i benefici offerti.

Le Dichiarazioni dell'Amministrazione Comunale

La decisione di Firenze di interrompere il servizio di monopattini elettrici a noleggio è stata accompagnata da dichiarazioni esplicative da parte dei rappresentanti dell'amministrazione comunale. Queste comunicazioni hanno avuto lo scopo di chiarire le motivazioni sottostanti e di ribadire l'impegno del Comune verso una mobilità urbana sicura e sostenibile, pur riconoscendo le sfide incontrate.

La Priorità alla Sicurezza Stradale

La sindaca Funaro ha enfatizzato la centralità della sicurezza stradale nella decisione presa dalla Giunta. Le sue parole hanno messo in luce il dilemma affrontato dall'amministrazione: "La decisione è stata presa dopo le normative nazionali e nell'impossibilità di assicurare la disponibilità anche a fronte dei controlli della polizia municipale". Questa affermazione sottolinea come l'introduzione delle nuove regole del Codice della Strada abbia creato un divario incolmabile tra la normativa e la praticabilità del servizio di sharing. Nonostante gli sforzi e i controlli eseguiti dalla polizia municipale, la natura stessa del noleggio condiviso rende estremamente difficile garantire che ogni singolo utente rispetti obblighi quali il casco, l'assicurazione e il contrassegno. La sindaca ha, quindi, evidenziato la responsabilità dell'amministrazione nel tutelare la sicurezza dei cittadini e nel far rispettare le leggi, anche a costo di rinunciare a un servizio che, pur avendo potenziali benefici, non può operare nel pieno rispetto delle condizioni di legge e sicurezza richieste.
L'assessore alla mobilità, Andrea Giorgio, ha ulteriormente chiarito la posizione del Comune, ribadendo che, sebbene "la mobilità in sharing sia una scelta centrale" per la visione futura della città, le specifiche modifiche al Codice della Strada e "l'uso spesso non conforme al regolamento" da parte degli utenti hanno reso il servizio di monopattini elettrici a noleggio "insostenibile". Questa dichiarazione è cruciale perché dimostra che la decisione non nasce da una preconcetta opposizione alla mobilità condivisa o alle nuove forme di trasporto, ma piuttosto da una valutazione pragmatica e responsabile. L'amministrazione riconosce il valore intrinseco dei servizi di sharing per la riduzione del traffico e dell'inquinamento, ma al contempo evidenzia come un'implementazione non adeguatamente regolamentata o un utilizzo improprio da parte dei cittadini possano vanificare questi benefici e creare più problemi di quanti ne risolvano. L'assessore ha così confermato che l'impegno per una mobilità più verde e condivisa rimane fermo, ma dovrà passare attraverso soluzioni che siano pienamente compatibili con le esigenze di sicurezza, decoro urbano e rispetto delle normative.

Il Potenziamento del Servizio di Bike Sharing

Per mitigare l'impatto della cessazione del servizio di monopattini elettrici e per continuare a promuovere opzioni di mobilità sostenibile e condivisa, il Comune di Firenze ha annunciato un significativo potenziamento del servizio di bike sharing. Questa iniziativa non solo rappresenta una soluzione alternativa, ma anche un rafforzamento di un modello che ha già dimostrato la sua efficacia e la sua popolarità tra i cittadini.

Una Soluzione Alternativa per la Mobilità Condivisa

Il servizio di bike sharing a Firenze ha già consolidato la sua posizione come componente vitale della rete di mobilità urbana. I dati parlano chiaro: nel 2024, il servizio ha registrato oltre 1,5 milioni di noleggi annui, dimostrando una forte domanda e un'ampia accettazione da parte della popolazione. Questa tendenza positiva è proseguita nei primi mesi del 2025, con una crescita ulteriore del 18% nei noleggi, a testimonianza di un interesse crescente verso la bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile quotidiano. Questi numeri confermano che il bike sharing rappresenta una modalità di trasporto condiviso matura e ben integrata nel tessuto urbano fiorentino, che risponde efficacemente alle esigenze di spostamento breve e medio, integrandosi anche con il trasporto pubblico locale.
In quest'ottica, il Comune di Firenze ha pianificato un robusto intervento di potenziamento del servizio. Verrà aumentato il numero di biciclette in circolazione, garantendo una maggiore disponibilità dei mezzi in tutta la città. Parallelamente, si procederà con un significativo rinnovo della flotta, con un'attenzione particolare alle biciclette tradizionali a pedalata muscolare. Questo focus sulle bici tradizionali, pur non escludendo la presenza di e-bike, riflette probabilmente la volontà di promuovere un mezzo più semplice da gestire, meno soggetto a problemi legati alla velocità e potenzialmente percepito come più sicuro nel contesto urbano storico.
Il bike sharing, rispetto ai monopattini elettrici, offre diversi vantaggi gestionali e operativi che lo rendono più idoneo alle esigenze di Firenze. Le biciclette, generalmente più stabili e con una maggiore visibilità, tendono a generare meno problematiche in termini di sicurezza e violazioni delle norme di circolazione. Inoltre, molti servizi di bike sharing operano con stazioni di parcheggio designate, riducendo drasticamente il fenomeno dei parcheggi selvaggi e contribuendo al mantenimento del decoro urbano. Il potenziamento del bike sharing si inserisce, dunque, in una visione strategica più ampia che mira a favorire una mobilità dolce, rispettosa dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico della città, offrendo ai cittadini e ai visitatori una soluzione efficace e sostenibile per muoversi nel capoluogo toscano. La cessazione del servizio di monopattini elettrici è prevista per il 31 marzo 2026, data che permetterà un periodo di transizione e, salvo possibili ricorsi da parte degli operatori, segnerà un nuovo capitolo per la mobilità condivisa a Firenze.

Di Leonardo

Lascia il tuo commento