Devo Pagare l'IMU se Affitto la Mia Prima Casa?
Una domanda ricorrente tra i proprietari di immobili è: devo pagare l'IMU se affitto la mia prima casa? La questione non è così semplice e, per evitare errori, è importante chiarire alcuni aspetti chiave relativi all'IMU (Imposta Municipale Unica) e alle sue esenzioni.
Quando l'IMU Non è Dovuta?
L'IMU non è dovuta sull'abitazione principale. È fondamentale distinguere tra "prima casa" e "abitazione principale": l'esenzione IMU si applica solo all'abitazione principale, ovvero l'immobile in cui il proprietario risiede e dimora abitualmente. Questo significa che non basta dichiarare la propria residenza all'interno di un immobile; bisogna anche viverci realmente per la maggior parte dell'anno.
Residenza e Dimora Abituale
L'esenzione dall'IMU richiede che l'immobile sia sia il luogo di residenza (ovvero dove si è registrati all'anagrafe), sia il luogo di dimora abituale (dove si vive effettivamente). Mentre la residenza è facilmente verificabile tramite i registri anagrafici, la dimora abituale può essere accertata dai consumi delle utenze (luce, acqua, gas). Bassi consumi potrebbero indurre il comune a presumere che l'immobile non sia abitato.
Cosa Succede se Affitto la Mia Prima Casa?
Se decidi di affittare la tua prima casa, che è anche la tua abitazione principale, l'esenzione dall'IMU decade. Infatti, non potrai più dichiarare di viverci abitualmente, poiché l'immobile sarà occupato dall'inquilino. In questo caso, sarai tenuto a pagare l'IMU sull'immobile affittato.
Mantenere la Residenza per Evitare l'IMU: È Legale?
Molti proprietari cercano di mantenere la residenza nell'immobile affittato per evitare di pagare l'IMU. Questo comportamento, però, è illegittimo per due motivi:
- Non si può mantenere la residenza in un immobile dove non si vive realmente. La legge impone di dichiarare la residenza nel luogo in cui si risiede per la maggior parte dell'anno.
- Anche se si mantiene la residenza, verrebbe a mancare il requisito della dimora abituale, che è necessario per beneficiare dell'esenzione IMU.
Affittare Solo una Stanza della Prima Casa
Una soluzione possibile per chi vuole affittare parte della propria abitazione principale senza perdere l'esenzione IMU è affittare solo una stanza. In questo caso, il proprietario mantiene la residenza e la dimora abituale nell'immobile e non sarà tenuto a versare l'IMU. L'inquilino, invece, sarà colui che dovrà pagare l'IMU per la parte dell'immobile che occupa.
Questa possibilità è stata confermata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze nella FAQ numero 12 del 20 gennaio 2016, che chiarisce che l'affitto di una parte dell'abitazione principale non fa decadere l'esenzione, purché il proprietario continui a viverci.
Cosa Succede se Dichiaro Falsamente la Residenza?
Dichiarare falsamente di risiedere in un immobile dove in realtà non si vive espone il proprietario a controlli fiscali. Se il comune accerta la falsa dichiarazione, si applicano sanzioni pecuniarie pari al 30% dell'IMU dovuta. Tuttavia, è possibile regolarizzare la propria posizione tramite il ravvedimento operoso, che consente di pagare l'imposta con una sanzione ridotta, a condizione che non sia ancora iniziato l'accertamento da parte del comune.
Ravvedimento Operoso
Il ravvedimento operoso è uno strumento che permette al contribuente di regolarizzare la propria posizione fiscale prima che intervenga l'accertamento ufficiale. Maggiore è la tempestività del pagamento, minore sarà l'ammontare della sanzione. Questo istituto si applica anche in caso di omesso versamento dell'IMU o di dichiarazione di falsa residenza.
Conclusione
In sintesi, se affitti la tua prima casa e non ci vivi più, devi pagare l'IMU. Tuttavia, se affitti solo una stanza e mantieni la residenza e la dimora abituale nell'immobile, non sei tenuto a versarla. È importante non ricorrere a dichiarazioni false sulla residenza, perché queste possono essere facilmente verificate dai comuni, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni.