• 0 commenti

In corso la pubblicazione delle graduatorie permanenti ATA per l'anno scolastico 2023/2024

Sono in corso di pubblicazione le graduatorie permanenti del personale ATA per l'anno scolastico 2023/2024. Diverse province hanno già pubblicato le graduatorie provvisorie e, una volta esaminati gli eventuali ricorsi, verranno pubblicati gli elenchi definitivi. Le immissioni in ruolo saranno disposte in base ai corrispettivi elenchi definitivi.
Il Ministero dell'Istruzione, durante il periodo estivo, pubblica un decreto che contiene le disposizioni generali per le immissioni in ruolo. Allegato a questo decreto vengono trasmessi alle sedi scolastiche nazionali, regionali e provinciali le tabelle di ripartizione del contingente complessivo del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche da immettere in ruolo.
Il contingente destinato alle immissioni in ruolo per il personale ATA varia ogni anno. Le percentuali per ogni profilo professionale da immettere nei ruoli vengono negoziate tra le organizzazioni sindacali e il Ministero dell'Istruzione. Queste percentuali di solito non corrispondono al numero totale dei posti vacanti e disponibili nell'organico di diritto.
Ancora non è noto il numero di immissioni in ruolo riservato al personale ATA per l'anno scolastico 2023/2024. Alcune sigle sindacali hanno chiesto di coprire tutti i posti liberi nell'organico di diritto, ma questa richiesta di solito non viene presa in considerazione, tranne in rare eccezioni avvenute nel passato. Di solito, le percentuali di immissioni in ruolo corrispondono al 50% dei posti disponibili a livello nazionale.
Le graduatorie della prima fascia del personale ATA sono sempre più popolate. Quest'anno si è riscontrato un aumento notevole delle iscrizioni a causa del requisito dei 24 mesi maturato grazie alle nomine previste per le assunzioni in organico aggiuntivo durante il periodo della pandemia da COVID-19.
Anche l'anno prossimo si prevede che questo fenomeno continui, poiché molti non sono riusciti ad iscriversi alle prime fasce per pochi giorni o mesi a causa della mancata proroga dei posti in organico aggiuntivo.
Tuttavia, l'iscrizione nella prima fascia non garantisce un ruolo immediato. Nelle province del sud, la permanenza nella prima fascia può protrarsi a lungo a causa delle poche nomine effettuate rispetto al numero totale dei posti disponibili.
Nelle province del nord, invece, spesso le graduatorie si svuotano quasi completamente per poi riempirsi nuovamente l'anno successivo nonostante i contingenti riservati alle nomine siano bassi.
Le differenze si riscontrano nei punteggi dei primi in graduatoria, soprattutto nelle province siciliane dove il personale può rimanere nella prima fascia anche per un decennio. Spesso, in queste province del sud, il personale iscritto nella prima fascia non riesce neanche a ottenere una nomina annuale e continua a lavorare su supplenze brevi.
Ogni tre anni, il personale iscritto nelle province sovraffollate può decidere di cambiare e iscriversi al nord, dove può ottenere il ruolo in anticipo, per poi tornare nella propria provincia attraverso un trasferimento. Questo avviene durante l'aggiornamento della terza fascia, che consente anche a coloro che sono iscritti nella prima fascia di cambiare provincia passando prima per la terza fascia.
Tuttavia, quest'anno non è stato possibile effettuare questo spostamento a causa dell'assenza dell'aggiornamento della terza fascia.
Il numero complessivo dei posti disponibili per le immissioni in ruolo deriva dalla somma delle cessazioni dal servizio, delle dimissioni, dei cambi di profilo, dei trasferimenti e dei posti residui dell'anno precedente. In alcuni casi, può verificarsi un aumento dell'organico di diritto rispetto all'anno precedente a causa dell'aumento della popolazione scolastica, soprattutto nelle scuole del nord. Tuttavia, a livello nazionale, il numero complessivo dei posti rimane invariato a causa della diminuzione del numero degli alunni, soprattutto in alcune realtà scolastiche di province piccole e quasi sempre nel sud.
Ogni ufficio scolastico fornirà le istruzioni sulle modalità di convocazione e nomina.
Negli ultimi anni, le scelte per le immissioni in ruolo sono state effettuate online tramite il sito del Ministero dell'Istruzione. È importante verificare il corretto funzionamento delle credenziali per non trovarsi impreparati al momento della scelta.
Dopo le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni, si procede alle nomine a tempo indeterminato. I posti residui al 31 agosto saranno destinati alle immissioni in ruolo, dopo aver pubblicato il numero di contingenti riservati per ogni provincia e suddivisi per i singoli profili professionali a livello nazionale.
In alcuni casi, se i contingenti riservati per i singoli profili professionali non trovano un corrispondente numero di iscritti nella prima fascia, questi posti possono essere assegnati ad altri profili professionali per compensazione, al fine di raggiungere il numero complessivo del contingente di immissioni in ruolo destinato alle singole province.
Gli aventi diritto al ruolo sono tutti coloro che si trovano in posizione utile in graduatoria e rientrano nel numero di contingente. Alcuni hanno diritto alla riserva dei posti prevista dalla legge 68/99, per la quale è necessario essere iscritti negli elenchi del collocamento obbligatorio. Ogni anno vengono previste assunzioni riservate alle categorie protette, e se le quote previste non vengono raggiunte, queste vengono integrate fino al 50% del numero dei posti disponibili per le nomine in ruolo.
I candidati individuati per il ruolo che si trovano in più graduatorie destinate all'assunzione a tempo indeterminato dovranno preferire una sola scelta e rinunciare agli altri profili. La rinuncia al ruolo comporta il depennamento dalle graduatorie provinciali per il profilo o i profili per i quali si rinuncia.
Non è possibile rinunciare al ruolo, altrimenti si viene depennati dalle graduatorie permanenti.
L'assegnazione delle sedi avviene in base alle preferenze espresse dai candidati in ordine cronologico. L'ufficio scolastico assegnerà la prima sede vacante e disponibile in organico di diritto secondo le scelte effettuate.
Tutti i candidati selezionati per i contratti a tempo indeterminato dovranno svolgere un periodo di prova, della durata variabile a seconda del profilo professionale. La conferma dell'immissione in ruolo avviene con la conclusione del periodo di prova e si concretizza l'anno successivo con la partecipazione alle operazioni di mobilità, durante le quali si otterrà una sede definitiva.
Le immissioni in ruolo solitamente avvengono nel mese di agosto, con l'assunzione in servizio il primo settembre. Quest'anno, il ministro Valditara sta pensando di anticipare le operazioni di nomina sia per i docenti sia per il personale ATA. Si spera che sia possibile disporre i ruoli sul 100% dei posti disponibili e che in tutte le province si possa assumere servizio il primo settembre.

Di Clelia

Lascia il tuo commento