Comprendere l’Autismo oggi: dal perché alla cura
L'autismo (ASD) è un disturbo neuro‑sviluppo che accompagna l'intera vita e tocca capacità sociali, comunicazione e comportamenti ripetitivi. Oggi rappresenta una priorità di salute pubblica per la rapidità con cui i casi vengono riconosciuti in tutto il mondo. I numeri raccontano la portata del fenomeno e, soprattutto, quanto sia urgente un'azione coordinata.
Quanto è diffuso?
Stime globali oscillano fra 0,02 e 3,66 % della popolazione .
In Europa si va dallo 0,38 al 3,13 %, con picchi in Svezia (115 casi su 10 000 bambini) .
Negli ultimi decenni si osserva un aumento costante, in parte dovuto a maggiore consapevolezza e a criteri diagnostici più accurati.
Da dove nasce? Una causa non basta
Il disturbo deriva da un intreccio di fattori genetici e ambientali:
Genetica: mutazioni ereditate o de novo spiegano fino al 60 % dei casi, con centinaia di geni coinvolti .
Esposizioni prenatali: farmaci come talidomide o acido valproico, infezioni materne e malattie autoimmuni aumentano il rischio .
Fattori perinatali: prematurità, basso peso alla nascita o taglio cesareo si associano all'ASD.
Età genitoriale avanzata e trattamenti per infertilità emergono come elementi aggiuntivi.
Diagnosi: prima è, meglio è
I primi segnali possono comparire fra 18 e 24 mesi, ma l'età media alla diagnosi resta di 4 anni . La valutazione avviene in équipe (psichiatra, psicologo, logopedista) tramite osservazione clinica e test comportamentali. Ostacoli principali:
Mancanza di strumenti adatti ai bimbi molto piccoli.
Similitudini fra comportamenti autistici e tappe normali dello sviluppo.
Comorbilità: quando non è solo autismo
L'ASD raramente viaggia da solo:
Disabilità intellettiva nel 33 % dei casi .
ADHD (deficit di attenzione) nel 28 %; ansia nel 20 %; disturbi del sonno nel 13 % .
In età pediatrica, almeno un disturbo mentale aggiuntivo compare nel 55‑94 % dei bambini . Queste condizioni complicano la gestione clinica e impattano sul benessere familiare.
L'impatto sulla qualità di vita
Le persone con ASD riportano punteggi più bassi in tutti i domini della qualità di vita, con maggiore ansia, senso di solitudine e difficoltà sensoriali . Anche i genitori sperimentano livelli di stress più elevati e un carico economico significativo .
Ostacoli nell'accesso ai servizi
Circa 8 persone su 10 incontrano barriere a sostegni sanitari, educativi o riabilitativi, specie nelle aree rurali o a basso reddito . Le criticità includono:
Lunghe liste d'attesa.
Carenza di specialisti formati.
Costi non coperti o rimborsati parzialmente.
Interventi precoci che funzionano
Evidence dimostra che avviare terapie comportamentali e supporti educativi tempestivamente migliora il funzionamento sociale e riduce i costi futuri . Programmi come PEERS® per le abilità sociali, anche in formato online ibrido, hanno mostrato efficacia duratura.
Innovazione: intelligenza artificiale e diagnosi
L'utilizzo di AI e machine learning su immagini MRI o dati comportamentali promette screening più rapidi e accurati, specialmente in età prescolare .
Cosa può fare la società?
Formazione capillare di pediatri e insegnanti per riconoscere i primi campanelli d'allarme.
Politiche inclusive: adattare scuole e spazi pubblici alle esigenze sensoriali.
Sostegni economici e percorsi di inserimento lavorativo per adulti autistici.
Ricerca: investire in biobanche, studi longitudinali e tecnologie diagnostiche avanzate.
Campagne di informazione per ridurre lo stigma e favorire l'accesso tempestivo alle cure.
Conclusioni
L'autismo è una condizione complessa che richiede risposte coordinate su più livelli: sanitario, educativo, sociale e tecnologico. Prevenzione, diagnosi precoce, supporto personalizzato e innovazione sono le chiavi per garantire alle persone sullo spettro autistico una vita piena e partecipata, con benefici che si estendono all'intera comunità.
FONTE