Caldo, alluvioni e uragani: cambiamento climatico e rischi per le nuove generazioni
Negli ultimi decenni il cambiamento climatico ha trasformato quelle che un tempo erano eccezioni meteorologiche in realtà sempre più frequenti. Per capire la portata di questo fenomeno, un gruppo internazionale di ricercatori ha analizzato come l'intensificarsi degli eventi estremi - dalle ondate di calore alle alluvioni, dai fallimenti dei raccolti ai cicloni tropicali - stia riscrivendo il destino di intere generazioni. L'esito è sorprendente: i bambini nati nel 2020 affrontano, nell'arco della loro vita, rischi mai sperimentati in epoche pre‑industriali.
Che cosa significa "esposizione senza precedenti"
Per ogni grid quadrato del pianeta (mezzo grado di latitudine per mezzo di longitudine) gli studiosi hanno calcolato quante volte, in un clima pre‑industriale, una persona avrebbe dovuto subire un certo estremo nel corso della vita. Hanno poi fissato una soglia altissima - il 99,99º percentile - come limite oltre il quale si parla di esposizione senza precedenti. In pratica, se in una vita pre‑industriale era rarissimo (una probabilità su diecimila) affrontare più di sei ondate di calore, chi supera quella soglia oggi è considerato in territorio inesplorato.
Sei minacce chiave
Caldo estremo (Heatwaves)
Fallimenti dei raccolti (Crop failures)
Siccità prolungata (Droughts)
Alluvioni fluviali (River floods)
Incendi boschivi (Wildfires)
Cicloni tropicali (Tropical cyclones)
Parola chiave: multi‑hazard, perché spesso queste crisi si sommano, amplificando i danni.
Generazioni a confronto
Anno di nascita % popolazione che vivrà ondate di calore senza precedenti con 1,5 °C Con 2,7 °C (politiche attuali) Con 3,5 °C
1960 | ~16 % | ~16 % | ~16 % |
1990 | ~40 % | ~58 % | ~76 % |
2020 | 52 % | ~76 % | 92 % |
Per la generazione 2020, un riscaldamento limitato a 1,5 °C significherebbe quasi dimezzare il numero di bambini condannati a un clima infuocato rispetto a un mondo da 3,5 °C.
Con 3,5 °C di aumento, quasi un terzo affronta fallimenti dei raccolti senza precedenti e uno su sette vive alluvioni di gravità mai vista.
Disuguaglianze sociali
Gli autori incrociano i dati climatici con due indicatori di vulnerabilità socio‑economica:
Indice di Deprivazione Relativa (GRDI)
Pil pro capite medio lungo la vita
Le persone più povere hanno una probabilità fino al 20 % in più di sperimentare caldo estremo senza precedenti rispetto ai coetanei più benestanti.
Perché è importante
Salute pubblica: il caldo uccide più di ogni altro evento meteorologico.
Agricoltura e cibo: il fallimento simultaneo di più "granai" globali può destabilizzare i mercati e far lievitare i prezzi.
Migrazioni: eventi ripetuti spingono le persone a spostarsi, con ricadute geopolitiche.
Economia: infrastrutture danneggiate, assicurazioni sotto pressione, costi di ricostruzione in crescita.
Scenari di mitigazione
1,5 °C: severa riduzione delle emissioni di gas serra, transizione rapida verso energie rinnovabili.
2,7 °C: linea delle politiche odierne; i rischi crescono in modo significativo ma non catastrofico.
3,5 °C: "business as usual" spinto; i bambini di oggi vivrebbero un mondo radicalmente diverso, con impatti su salute, cibo e acqua.
Benefici di restare entro 1,5 °C
613 milioni di bambini eviterebbero ondate di calore record.
98 milioni non affronterebbero crisi agricole devastanti.
64 milioni risparmiati da alluvioni senza precedenti.
Riduzioni analoghe per cicloni tropicali, siccità e incendi boschivi.
Cosa possiamo fare
Decarbonizzare rapidamente i sistemi energetici.
Potenziare le reti di protezione sociale per le comunità più vulnerabili.
Investire in infrastrutture resilienti (rilevamento precoce, difese idriche, urbanistica climatica).
Sostenere la ricerca su colture resistenti al caldo e alla siccità.
Rafforzare la cooperazione internazionale: il clima estremo non conosce confini.
Conclusioni
Il destino climatico delle generazioni nate dopo il 1960 è già segnato da un'esposizione senza precedenti agli estremi climatici. Limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C non è un lusso morale, ma la differenza tra un futuro gestibile e uno costellato di emergenze. Ogni decimo di grado conta: agire oggi significa salvaguardare miliardi di vite domani.
FONTE