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Caffè: proprietà, benefici e controindicazioni della caffeina per la salute

Il caffè, che sia una buonissima scusa per ritrovarsi con gli amici, o una grande esigenza per riuscire a tenere gli occhi aperti al mattino o a lavoro, rappresenta un rito a cui pochi riescono a fare a meno; si tratta di una dipendenza, quella da caffeina, che può essere parecchio salutare... o anche no! Quindi il caffè fa bene o fa male? La risposta esatta più diretta è: dipende! Analizziamo quali circostanze portano il caffè ad essere benefico e quali ad essere un rischio per la salute dell'organismo.

Benefici

Tra le componenti nutrizionali del caffè, quella più nota e studiata naturalmente è la caffeina, perché dotata di proprietà importanti quali:

  1. l'effetto tonico e stimolatorio sulle funzionalità cardiaca e nervosa (infatti molte persone ne apprezzano l'effetto energetico, utile per non annoiarsi in seguito ad un pasto lungo e pesante);
  2. l'effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica e sulla secrezione biliare (motivo per il quale si ritiene che un caffè a fine pasto favorisca la digestione);
  3. l'effetto anoressizzante (il caffè assunto in grandi quantità diminuisce l'appetito).
  4. l'effetto lipolitico, ossia che favorisce il dimagrimento (la caffeina stimola l'utilizzo dei grassi a scopo energetico e la termogenesi, aumentando la quantità di calorie bruciate dall'organismo umano);

Oltre alla caffeina, nel caffè sono contenute altre sostanze, il cui potenziale ruolo (che sia benefico o no sulla salute) è ancora in fase di studio. Più nello specifico sono state individuate diverse componenti dalle proprietà antiossidanti, antimutagene ed antinfiammatorie, le quali però sembrano essere insufficienti per compensare il rischio scaturito da un consumo eccessivo di caffè.

Rischi

I rischi sull'assunzione di caffeina riguardano più precisamente l'eccesso nel dosaggio; un consumo elevato di caffè espone l'organismo a:

  1. l'effetto inibitorio sull'assorbimento di calcio e ferro può favorire osteoporosi e anemie.
  2. l'effetto lipolitico, cioè favorente il dimagrimento, viene annullato, anzi può anche far ottenere l'effetto opposto se al caffè viene aggiunto zucchero o latte;
  3. l'effetto tonico e stimolatorio sulla funzionalità cardiaca e nervosa, ciò può rivelarsi dannoso per persone che soffrono di insonnia, ipertensione e/o vampate di calore; all'aumentare della dose la caffeina determina sbalzi pressori, tachicardia e tremori;
  4. l'effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica, che può causare danni al sistema digerente per via dell'elevata acidità dei succhi riversati nello stomaco (infatti si faccia attenzione a non assumere il caffè se si soffre di ulcera, gastrite o reflusso gastroesofageo);

Allora quanto caffè assumere?

Un limite ragionevole è stato fissato per 300 milligrammi di caffeina al giorno. Si consideri che un caffè espresso fornisce mediamente 60 mg di caffeina, mentre un tipo moka 85. Tuttavia è bene tenere presente che la caffeina si trova in oltre 60 specie vegetali, anche e soprattutto nel cioccolato nel .
Sulla base di queste considerazioni è stato fissato un limite pari a tre tazzine di espresso al giorno (per le donne e gli uomini di corporatura esile), mentre sono indicate quattro tazzine per i maschi con una costituzione fisica più robusta.
Per le donne in dolce attesa è consigliabile limitare al massimo il consumo di caffè, poiché alte dosi di caffeina potrebbero essere tutt'altro che benefiche per la salute del feto.
FONTE

Di Gaetano

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