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Trump, Putin e l'Ucraina: Realtà Contro Narrazione

La situazione sul campo in Ucraina appare molto complicata, soprattutto per l'esercito ucraino, che si trova in una posizione di crescente debolezza rispetto alla Russia. Nel tempo, come aveva previsto Alessandro Orsini, la Russia è diventata sempre più forte, mentre l'Ucraina sta subendo un continuo arretramento. Attualmente, siamo nella fase finale della guerra, in cui gli ucraini sono costretti a ritirarsi continuamente, senza possibilità di ripresa.
Il problema principale è che l'esercito russo continua a rafforzarsi. La Russia ha a disposizione sempre più soldati e un'enorme capacità di produzione di armi e munizioni. Basti pensare che la Russia produce 3 milioni di proiettili per l'artiglieria pesante all'anno, mentre gli Stati Uniti e l'Unione Europea ne producono insieme solo 1,2 milioni. Questa superiorità produttiva mette in seria difficoltà l'Ucraina, soprattutto perché molti paesi della NATO hanno già esaurito le loro scorte e stanno fornendo le loro armi migliori all'Ucraina.

L'Autonomia della Russia e il Ruolo della NATO

Negli ultimi mesi, i paesi della NATO hanno dato all'Ucraina non solo vecchie armi, ma anche sistemi di difesa avanzati. L'Italia, ad esempio, ha fornito all'Ucraina un sistema SAMPT, uno dei più avanzati al mondo, e sta considerando di fornire un secondo sistema. Tuttavia, si sospetta che il primo SAMPT possa essere stato distrutto dai russi nel gennaio del 2024, un fatto che il ministro Crosetto non ha ancora confermato.
Inoltre, la NATO ha iniziato a fornire F-16 e altre armi di alta tecnologia all'Ucraina. Tuttavia, la superiorità della Russia sul campo rimane evidente, con una capacità produttiva e una forza militare che superano di gran lunga quelle dell'Ucraina e dei suoi alleati. L'obiettivo della Russia è chiaro: continuare ad avanzare e consolidare il controllo sui territori conquistati.

L'Offensiva Invernale e il Collasso dell'Ucraina

Secondo Orsini, la Russia ha bisogno di intensificare la sua offensiva durante i mesi invernali per diverse ragioni. In primo luogo, l'esercito ucraino è esausto e Putin vuole approfittare di questa situazione per non dare agli ucraini il tempo di recuperare. In secondo luogo, Putin vuole ottenere il massimo vantaggio territoriale prima dell'insediamento di Trump alla Casa Bianca, previsto per gennaio. Infine, la distruzione di oltre il 50% dell'infrastruttura energetica ucraina rende l'Ucraina estremamente vulnerabile durante l'inverno, offrendo un ulteriore vantaggio strategico alla Russia.
Putin sta sfruttando le difficoltà climatiche e il collasso delle infrastrutture energetiche per portare avanti la sua offensiva. Contrariamente alla prima guerra mondiale, le moderne tecnologie militari consentono alla Russia di avanzare anche durante l'inverno, utilizzando missili balistici a corto raggio e altre armi avanzate per continuare a colpire l'Ucraina.

Il Ruolo di Trump e le Prospettive Future

Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, molti si aspettano un possibile cambiamento nella gestione del conflitto. Tuttavia, Orsini è piuttosto pessimista riguardo a un dialogo tra Trump e Putin che possa portare alla fine della guerra. La realtà è che questa guerra finirà solo alle condizioni imposte da Putin, e non è realistico pensare che Trump possa costringere Putin a fare concessioni significative.
Il piano di Trump, che prevede il congelamento del conflitto e l'eventuale ingresso dell'Ucraina nella NATO tra vent'anni, appare difficile da realizzare. Secondo Orsini, l'Occidente potrebbe gestire la guerra in Ucraina come ha fatto con il conflitto nel Donbas dal 2014 al 2022, lasciando la situazione in uno stato di conflitto a bassa intensità e permettendo all'Ucraina di continuare a soffrire. In questo contesto, Trump potrebbe avere il potere di modulare l'intensità del conflitto, ma non di fermarlo.
L'obiettivo della Russia è quello di sottomettere l'Ucraina e di mantenerla in una condizione di debolezza permanente. Le prospettive per il futuro dell'Ucraina non sono rosee: il paese è già stato privato di importanti territori, comprese le regioni più ricche e lo sbocco al mare, compromettendo per sempre le sue possibilità di sviluppo. La guerra in Ucraina non sembra destinata a concludersi con un compromesso favorevole per Kiev, ma piuttosto con la continua perdita di territori e risorse.

Conclusione: Realtà e Narrazione

In conclusione, la realtà sul campo in Ucraina contrasta fortemente con la narrazione che spesso viene offerta dai media occidentali. Mentre si parla di un possibile dialogo e di una soluzione negoziata, la realtà è che la Russia sta consolidando le sue conquiste territoriali e l'Ucraina sta perdendo le sue risorse vitali. Il conflitto potrebbe continuare per anni, con un'intensità variabile, ma sempre sotto la direzione di Mosca.
Putin sta dettando le condizioni e, a meno che l'Occidente non cambi radicalmente strategia, l'Ucraina continuerà a subire le conseguenze di una guerra che, per la Russia, rappresenta un'opportunità per riaffermare la propria influenza nella regione e oltre. L'illusione di una rapida risoluzione con l'insediamento di Trump appare quindi irrealistica, e la vera sfida sarà capire come gestire un conflitto che, in ogni caso, sembra destinato a prolungarsi ancora a lungo.

Di Gaetano

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