Tesoro Fiorentino: La Biblioteca Serlupiana Donata alla Ricerca
Firenze ha assistito a un evento epocale per il mondo accademico e per gli amanti dei libri: la donazione della Biblioteca Serlupiana al Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut (KHI). In una cerimonia solenne a Palazzo Vecchio, alla presenza delle massime autorità cittadine, dei rappresentanti del KHI e dei nobili donatori, i Marchesi Don Raffaele e Donna Leatitia Carrega Bertolini, è stato consegnato un tesoro di 14.000 volumi di inestimabile valore, frutto di decenni di appassionata ricerca e collezionismo. Questo atto di mecenatismo rappresenta un'occasione unica per studiare la storia del collezionismo, valorizzare un patrimonio culturale di eccezionale rilevanza e aprire nuove prospettive di ricerca, soprattutto nel campo delle Digital Humanities.
I. Introduzione: Un Evento Storico
1.1 La Cerimonia a Palazzo Vecchio
L'atmosfera di Palazzo Vecchio ha fatto da cornice perfetta alla cerimonia. L'evento, ricco di significati simbolici, ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo accademico, istituzionale e culturale italiano e internazionale. Oltre ai Marchesi Carrega Bertolini, erano presenti il direttore del KHI, il Sindaco di Firenze e numerosi studiosi da diverse università e istituzioni culturali. La donazione è stata celebrata come un momento di straordinaria importanza, non solo per Firenze, ma per l'intera comunità scientifica internazionale impegnata nello studio della storia, dell'arte e della letteratura. È stata presentata non solo come un atto di generosità, ma come un investimento nel futuro della ricerca e della conoscenza.
1.2 Un Valore che Trascende il Prezzo
Definire il valore della Biblioteca Serlupiana in termini economici sarebbe riduttivo. Il suo inestimabile valore risiede nella ricchezza e unicità della collezione. Si tratta di un patrimonio storico-artistico di straordinaria importanza, composto da prime edizioni a stampa, spesso con le loro legature originali, che testimoniano l'eccellenza della produzione libraria di secoli. Ogni volume è un pezzo di storia, un oggetto di studio prezioso e fragile, che rivela non solo il contenuto, ma anche i gusti dei suoi collezionisti. La conservazione di questo patrimonio e la sua accessibilità alla ricerca sono obiettivi fondamentali. La digitalizzazione, di cui parleremo più avanti, ne permetterà la preservazione a lungo termine e la fruizione da parte di un pubblico più vasto.
II. La Storia della Biblioteca Serlupiana: Un Progetto di Vita
2.1 I Fondatori: Una Passione Condivisa
La Biblioteca Serlupiana nasce dalla passione di Filippo Serlupi Crescenzi e Gilberta von Ritter de Zahony, due collezionisti che, dagli anni Venti del Novecento, hanno dedicato la loro vita alla ricerca e all'acquisizione di volumi di eccezionale rarità e bellezza. Serlupi Crescenzi, studioso di letteratura italiana, e la von Ritter de Zahony, esperta di arte e storia, hanno condiviso una visione comune, plasmando la collezione secondo criteri rigorosissimi, basati sul valore storico-letterario delle opere e sul loro pregio artistico. Si sono concentrati su prime edizioni di opere fondamentali per la storia della letteratura e dell'arte, con particolare attenzione alle legature originali, spesso vere opere d'arte. Il loro impegno rappresenta un esempio straordinario di dedizione e lungimiranza, un progetto di vita che oggi culmina nella donazione al KHI.
2.2 La Collezione: Un Viaggio Attraverso i Secoli
La Biblioteca Serlupiana offre un viaggio straordinario attraverso la storia della cultura occidentale. La collezione, che spazia dal Rinascimento al XX secolo, include opere di autori fondamentali come Marsilio Ficino, Dante Alighieri (con il commento di Cristoforo Landino, edizione del 1481), Hartmann Schedel (il Liber chronicarum del 1493), Girolamo Savonarola, Giovanni Battista Piranesi (Opere varie del 1750), Jean Cocteau (Le Livre Blanc), Marcel Proust (À l'ombre des jeunes filles en fleurs) e Pablo Picasso (le acqueforti originali per testi di Buffon). Ogni volume è un tassello di un mosaico complesso e affascinante, che riflette l'evoluzione della scrittura, della stampa, dell'arte della legatoria e della cultura stessa. La presenza di prime edizioni di tale rilevanza, spesso con legature originali di eccezionale valore artistico, rende la collezione unica. L'attenzione per la rarità e la qualità dei volumi, unita alla cura nella loro conservazione, ha creato una biblioteca di eccezionale pregio.
III. Il Kunsthistorisches Institut e le Digital Humanities: Un Futuro Digitale
3.1 Il KHI e la Ricerca: Nuove Opportunità
Il Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut è un'istituzione di rilevanza internazionale, specializzata nella ricerca in storia dell'arte. L'integrazione della Biblioteca Serlupiana arricchisce notevolmente le sue collezioni. Il KHI possiede già una vasta biblioteca e archivi ricchi di documenti e manoscritti. Questa nuova collezione amplierà le possibilità di ricerca, consentendo di approfondire temi di studio già attivi e di aprirne di nuovi, promuovendo la ricerca in ambiti interdisciplinari, integrando strumenti tradizionali con le nuove metodologie offerte dalle Digital Humanities.
3.2 Le Digital Humanities: Preservazione e Accessibilità Globale
La digitalizzazione della Biblioteca Serlupiana è fondamentale per la sua preservazione e diffusione. Le Digital Humanities offrono strumenti innovativi per la conservazione del patrimonio culturale, permettendo la creazione di banche dati accessibili a livello globale. Questo consentirà agli studiosi di tutto il mondo di accedere ai contenuti della biblioteca, analizzarli con nuove metodologie e sviluppare ricerche innovative. La digitalizzazione non si limiterà alla semplice trascrizione dei testi: includerà la riproduzione ad alta risoluzione delle pagine, la descrizione dettagliata delle legature e la creazione di metadati che arricchiscono il contesto storico-culturale di ogni volume. Questa iniziativa renderà la Biblioteca Serlupiana una risorsa accessibile e utilizzabile in modo innovativo, aprendo nuove strade alla ricerca.
IV. L'Impatto della Donazione: Un Impatto Globale
4.1 Impatto sulla Ricerca: Collaborazioni Internazionali
La donazione avrà un impatto significativo sulla comunità scientifica internazionale. L'accesso alla collezione, tramite le banche dati digitali e la possibilità di consultare fisicamente i volumi al KHI, favorirà la collaborazione tra studiosi di diversi paesi e la nascita di nuovi progetti di ricerca. Ci si aspetta un aumento delle pubblicazioni scientifiche, la creazione di reti di ricerca internazionali e la diffusione di nuove conoscenze in ambiti diversi, dalla storia della letteratura alla storia dell'arte, passando per la storia del libro e della stampa.
4.2 Un Atto di Generosità e di Collaborazione
La donazione della Biblioteca Serlupiana rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato e un atto di grande generosità da parte dei Marchesi Carrega Bertolini. Sottolinea l'importanza del ruolo delle istituzioni pubbliche nella preservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale. La disponibilità dei donatori a condividere il loro patrimonio con la comunità scientifica internazionale è un segnale positivo che incoraggia altri collezionisti a intraprendere simili iniziative, contribuendo alla crescita della conoscenza e alla condivisione del patrimonio culturale.
V. Conclusioni: Un Lascito per il Futuro
5.1 La Mostra: Un'Anteprima al Pubblico
Una selezione di volumi della Biblioteca Serlupiana sarà esposta al pubblico a giugno presso il KHI. Una mostra più ampia è prevista tra il 2026 e il 2027, offrendo al grande pubblico l'opportunità di ammirare la bellezza e l'importanza di questa collezione unica. La mostra sarà accompagnata da un catalogo ricco di informazioni e immagini.
5.2 Un Lascito per le Generazioni Future
La donazione della Biblioteca Serlupiana al KHI non è solo un evento del presente, ma un investimento nel futuro. Questa collezione di inestimabile valore continuerà a essere fonte di ispirazione e di studio per le generazioni future, contribuendo all'avanzamento della ricerca e alla comprensione della nostra storia e cultura. Grazie alla digitalizzazione e all'impegno del KHI, la Biblioteca Serlupiana raggiungerà un pubblico globale, garantendo la conservazione e l'accessibilità di questo prezioso patrimonio per molti anni a venire. La sua importanza trascende il semplice valore economico o collezionistico; si tratta di un lascito di conoscenza, di bellezza e di storia, destinato a illuminare il futuro della ricerca e della cultura.

Di Ginevra
Commenti sull'articolo
Il 25 Giugno 2025 Walter Sarfatti scrive: Buongiorno,
sono un incisore di acquaforti. saluti
Walter SarfattiIl 25 Giugno 2025 Walter Sarfatti scrive: Buongiorno,
sono un incisore di acquaforti. saluti
Walter Sarfatti
