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Svolta nel Delitto Garlasco: Nuova Perizia DNA Riapre il Caso di Chiara Poggi, Indicando Compatibilità con Andrea Sempio

Milano, 27 Novembre - Il caso di Chiara Poggi, tragicamente assassinata il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco, potrebbe essere a un punto di svolta dopo quasi due decenni di indagini e una condanna definitiva. Una nuova analisi biostatistica, commissionata nell'ambito di un incidente probatorio, ha infatti rivelato una potenziale compatibilità del profilo genetico ritrovato sulla scena del crimine con Andrea Sempio, amico d'infanzia del fratello della vittima. Questo sviluppo riapre scenari complessi e solleva interrogativi significativi sulla precedente conclusione giudiziaria, promettendo di riaccendere il dibattito su uno dei delitti più discussi della cronaca italiana. L'annuncio, seppur preliminare, ha già generato ampia discussione, ponendo le basi per una revisione critica degli elementi probatori.

Nuovi Sviluppi nell'Indagine sul Delitto Poggi

Il Delitto Garlasco, che ha visto Chiara Poggi morire per cause violente all'età di 26 anni, è rimasto a lungo avvolto nel mistero, culminando nella condanna di Alberto Stasi, il fidanzato della vittima. Tuttavia, il procedimento di incidente probatorio avviato di recente ha permesso di rianalizzare alcune delle prove più controverse del caso, sfruttando le moderne tecniche forensi. L'obiettivo era chiarire ambiguità irrisolte, in particolare per quanto riguarda le tracce biologiche ritrovate. Questo iter giuridico consente di raccogliere prove in modo anticipato quando esiste il rischio che non possano essere acquisite successivamente, o quando si ritiene opportuno cristallizzare determinati accertamenti tecnici.

La Perizia della Genetista Denise Albani

Al centro di questi nuovi sviluppi vi è la perizia condotta dalla genetista Denise Albani, nominata dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli. Il suo incarico era quello di riesaminare le tracce biologiche precedentemente identificate, la cui attribuzione era stata oggetto di dispute e incertezze. La dottoressa Albani ha focalizzato l'attenzione su un profilo di DNA maschile rinvenuto sotto le unghie della vittima, un elemento cruciale, indicativo di un contatto ravvicinato e di una potenziale interazione fisica durante gli ultimi momenti di vita di Chiara Poggi. La sua analisi ha portato a una conclusione sorprendente e potenzialmente rivoluzionaria: una "piena concordanza" tra il DNA in questione e il profilo genetico di Andrea Sempio. Questa comunicazione preliminare dei risultati è stata tempestivamente inviata ai consulenti delle parti coinvolte e alla procura, preparando il terreno per le successive fasi giudiziarie.

Dettagli dell'Analisi Biostatistica

La perizia della dottoressa Albani si basa su un'analisi biostatistica approfondita, che ha permesso di valutare la probabilità di associazione tra la traccia genetica e l'individuo. La metodologia impiegata mira a superare le limitazioni delle analisi precedenti, sfruttando l'evoluzione delle tecniche di campionamento e di elaborazione dei dati genetici. Questo approccio più sofisticato consente di raggiungere un grado di precisione e affidabilità superiore nella determinazione delle corrispondenze.

Compatibilità e Concordanza dell'Aplotipo Y

Uno degli elementi chiave della nuova perizia è la "piena concordanza" riscontrata tra l'aplotipo Y individuato nel 2007 e la linea paterna di Andrea Sempio. L'aplotipo Y è un segmento del cromosoma Y, ereditato esclusivamente per via paterna e quindi condiviso da tutti i maschi appartenenti alla stessa linea di discendenza. La sua analisi è particolarmente utile in ambito forense per l'identificazione di profili maschili e la definizione di parentele. La scoperta di una piena concordanza in questo contesto non implica necessariamente un'identificazione diretta, ma indica con elevata probabilità che il DNA appartiene a un maschio della famiglia paterna di Sempio. Sul piano investigativo, data la specificità del contesto e l'assenza di altri familiari maschi con accesso alla scena del crimine o frequentazione dell'abitazione, questa evidenza indirizza le indagini verso Sempio come il soggetto più probabile. La ristrettezza del gruppo di persone che potrebbero condividere tale profilo genetico rende l'indicazione particolarmente forte e mirata.

Le Discrepanze con le Precedenti Valutazioni

I risultati della Perizia DNA di Albani assumono un rilievo ancora maggiore se confrontati con le conclusioni del genetista Francesco De Stefano, il cui ruolo fu cruciale nella condanna di Alberto Stasi, in qualità di perito della Corte d'Appello bis undici anni fa. All'epoca, De Stefano aveva esaminato la stessa traccia genetica, definendola però "non consolidata" e insufficiente per trarre conclusioni definitive. Questa valutazione contribuì all'archiviazione dell'indagine su Andrea Sempio nel 2017. La dottoressa Albani ha evidenziato non solo una differente interpretazione dei dati, ma anche possibili limitazioni metodologiche nelle analisi precedenti. In particolare, ha rilevato che i campioni utilizzati nella precedente analisi "non erano omogenei", un fattore che potrebbe aver compromesso la qualità e l'interpretabilità dei risultati. Pur chiarendo che anche i profili ottenuti nella sua analisi sono "non completi", la dottoressa Albani li ha ritenuti pienamente sufficienti per stabilire la "piena concordanza" con il profilo di Sempio, suggerendo un progresso nelle tecniche di estrazione e analisi che ha permesso di ricavare maggiori informazioni anche da campioni degradati o parziali.

Implicazioni e Prossimi Passi Giudiziari

La nuova perizia genetica introduce elementi di complessità significativi in un caso già definito dalla giustizia italiana. Le sue implicazioni potrebbero essere profonde, sia per la ricerca della verità che per il futuro di tutti i soggetti coinvolti.

La Condanna di Alberto Stasi e il Ruolo del Precedente Perito

Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva per l'omicidio di Chiara Poggi, una sentenza basata principalmente su un robusto impianto indiziario, dove le prove di tipo genetico non avevano avuto un ruolo determinante nell'indicare un'alternativa all'allora fidanzato della vittima. La testimonianza e la perizia di Francesco De Stefano, che aveva minimizzato il valore della traccia genetica sulle unghie della vittima, erano state considerate rilevanti nel consolidare il quadro accusatorio contro Stasi e nell'escludere altri possibili sospettati, tra cui Sempio. L'emergere di una nuova perizia che giunge a conclusioni divergenti mette in discussione la completezza e la correttezza di alcune valutazioni precedenti. Sebbene la condanna di Stasi sia passata in giudicato, una prova di tale portata e con un tale livello di affidabilità scientifica potrebbe, in linea teorica, aprire la strada a un'istanza di revisione del processo, un percorso legale assai complesso e raro, ma non impossibile in presenza di "nuove prove decisive" che avrebbero potuto alterare l'esito del giudizio.

Udienza di Discussione e Ipotesi sul Trasferimento del DNA

La perizia definitiva della dottoressa Albani sarà depositata agli atti a inizio dicembre, e la sua discussione avverrà in un'udienza cruciale fissata a Pavia per il 18 dicembre. In questa sede, tutte le parti coinvolte - la procura, la difesa di Stasi e la parte civile - avranno l'opportunità di presentare le proprie osservazioni, di interpellare la genetista e i propri consulenti tecnici. Un punto centrale della discussione sarà rappresentato dalle possibili modalità con cui la traccia genetica di Andrea Sempio possa essere giunta sulle unghie di Chiara Poggi. Si valuteranno principalmente due ipotesi: quella di un contatto diretto tra Chiara e Sempio durante le fasi del delitto, suggerendo il coinvolgimento di quest'ultimo nell'aggressione; oppure quella di un trasferimento indiretto del DNA, magari da un oggetto maneggiato da Sempio in precedenti occasioni in cui aveva frequentato l'abitazione dei Poggi. L'analisi forense è in grado di distinguere tra i diversi tipi di trasferimento, ma la prova definitiva della modalità richiederà una valutazione complessa di tutte le circostanze e dei dati scientifici disponibili.
Questo nuovo capitolo nel Delitto Garlasco riaccende la speranza di fare piena luce su una vicenda che ha segnato profondamente l'opinione pubblica, dimostrando come la scienza, anche a distanza di anni, possa continuare a fornire strumenti cruciali per la ricerca della verità giudiziaria.

Di Leonardo

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