• 0 commenti

Sicilia: Un Deserto di Libri? Come Risollevare gli Indici di Lettura

La Sicilia, isola di storia millenaria e cultura vibrante, si trova paradossalmente all'ultimo posto in Italia per gli indici di lettura. Solo il 56% della popolazione sopra i 15 anni dichiara di aver letto almeno un libro nell'anno precedente, un dato allarmante che dista di ben 17 punti percentuali dalla media del Centro-Nord. Questa situazione, evidenziata da una recente ricerca dell'Associazione Italiana Editori (AIE), condotta da Pepe Research e presentata a Palermo nel giugno 2025, dipinge un quadro preoccupante che va oltre una semplice statistica: è un segnale di una profonda carenza infrastrutturale e di un accesso limitato alla cultura, con conseguenze di vasta portata per lo sviluppo sociale ed economico dell'isola. Questo articolo analizza le cause di questo fenomeno e propone possibili soluzioni per invertire la tendenza.

Analisi dei dati della ricerca AIE: Un quadro desolante

Indici di lettura: Il divario tra Nord e Sud

La ricerca AIE evidenzia un abissale divario tra Centro-Nord e Sud Italia per le abitudini di lettura. Mentre nel Centro-Nord il 73% della popolazione legge libri a stampa, nel Sud e nelle Isole la percentuale scende al 58%. La Sicilia, con il suo 56%, condivide il triste primato con Abruzzo e Molise, posizionandosi sotto Sardegna (57%), Basilicata e Calabria (58%), Puglia (59%) e Campania (60%). Questo dato non è solo un numero: rappresenta migliaia di persone che non accedono al piacere della lettura, a un mondo di conoscenze, emozioni e stimoli intellettuali. La carenza di infrastrutture culturali è un fattore chiave.

Infrastrutture bibliotecarie: Un sistema inefficiente

L'accesso ai libri passa per le biblioteche, ma anche qui la Sicilia mostra un grave ritardo. L'isola presenta una carenza di biblioteche del 28% rispetto al Centro-Nord, in proporzione alla popolazione. Meno luoghi di aggregazione culturale significano meno opportunità di accesso alla conoscenza e un accesso limitato a un patrimonio letterario spesso inaccessibile per motivi economici. La media di libri per biblioteca è del 16% inferiore rispetto al Centro-Nord (2.738 contro 3.244), riflettendo una limitata disponibilità di titoli e un potenziale di servizio ridotto.

Numero di biblioteche per abitante: Una disparità evidente

La disparità tra Nord e Sud non si limita alla quantità di libri: la professionalità del personale bibliotecario è cruciale. Quasi la metà delle biblioteche siciliane (47,4%) non ha un bibliotecario professionalizzato, contro il 25% del Centro-Nord. Ciò significa una minore capacità di promuovere la lettura, organizzare attività culturali e guidare i lettori nella scelta dei libri, con una gestione meno efficace delle risorse. La mancanza di personale specializzato si traduce in un servizio inadeguato e una minore attrattività.

Prestiti per abitante: Un indice significativo

L'inefficienza del sistema bibliotecario si riflette nel numero di prestiti. In Sicilia, si registrano solo 31 prestiti per 1.000 abitanti, contro i 741 del Centro-Nord - un rapporto di 1 a 24. Questo dato misura la mancanza di utilizzo delle biblioteche, probabilmente dovuta alla scarsa attrattività delle strutture, alla carenza di risorse e personale qualificato, e alla generale diffidenza verso le infrastrutture culturali.

Infrastrutture librarie: Un deserto commerciale

La situazione delle librerie è altrettanto critica. In Sicilia sono attive solo 203 librerie (4,2 per 100.000 abitanti), contro le 6,4 del Centro-Nord. Il deserto librario colpisce duramente il territorio: il 78% dei comuni siciliani (305 su 400) è privo di librerie, lasciando circa 1.506.000 abitanti senza accesso diretto a punti vendita di libri. Il 31% dei siciliani non può accedere a una libreria nel proprio comune, impedendogli di acquistare libri in modo agevole e limitando ulteriormente l'accesso alla cultura. Questa mancanza di punti vendita rappresenta un ostacolo alla promozione della lettura e alla diffusione del libro.

Cause dei bassi indici di lettura in Sicilia: Un problema multifattoriale

I bassi indici di lettura in Sicilia derivano da un intreccio di fattori economici, sociali e culturali.

Fattori economici e sociali: La povertà come ostacolo

La povertà e le disparità socio-economiche rappresentano un ostacolo significativo all'accesso alla lettura. L'acquisto di libri, soprattutto per le famiglie con basso reddito, può essere una spesa insostenibile. La mancanza di opportunità educative e formative nelle aree più disagiate contribuisce al circolo vizioso della povertà e della mancanza di accesso alla cultura.

Fattori culturali: L'importanza delle tradizioni e dell'educazione

Le tradizioni culturali e l'educazione giocano un ruolo fondamentale. La mancanza di una cultura diffusa della lettura nelle famiglie e nelle scuole limita la crescita di una sensibilità verso i libri e l'importanza della conoscenza. Un'educazione inadeguata alla promozione della lettura nelle scuole, con un'offerta limitata di libri e di attività di stimolo alla lettura, contribuisce alla mancanza di interesse verso questo fondamentale strumento culturale.

Ruolo delle istituzioni: La necessità di politiche culturali incisive

L'inefficienza delle istituzioni locali e regionali nel promuovere la lettura e nel sostenere le infrastrutture culturali ha un impatto significativo. La mancanza di investimenti nelle biblioteche, nelle librerie e nelle attività di promozione della lettura contribuisce a rendere l'accesso ai libri sempre più difficile, soprattutto nelle aree più periferiche dell'isola.

Possibili soluzioni e prospettive future: Investire nella cultura

Per invertire la tendenza, è necessario un intervento incisivo che coinvolga istituzioni, privati e cittadini.

Investimenti nelle infrastrutture: Più biblioteche, più librerie

L'incremento del numero di biblioteche e librerie, soprattutto nelle aree più svantaggiate, è fondamentale. Questo richiede investimenti significativi, ma il ritorno in termini di sviluppo sociale e culturale sarebbe considerevole. È necessario anche migliorare la qualità delle infrastrutture esistenti, dotandole di tecnologie moderne e di risorse adeguate.

Formazione del personale bibliotecario: Più professionalità

La formazione del personale bibliotecario è cruciale per la promozione della lettura. È necessario investire nella formazione continua, offrendo le competenze necessarie per svolgere al meglio il loro ruolo di mediatori culturali. Un personale più qualificato contribuisce a rendere le biblioteche più attraenti e ad aumentare il loro impatto sulla comunità.

Promozione della lettura: Sensibilizzare, educare, coinvolgere

È necessario promuovere la lettura attraverso campagne di sensibilizzazione, attività di animazione alla lettura, e iniziative che coinvolgano la comunità. Questo potrebbe includere la creazione di spazi di lettura nelle scuole, nelle biblioteche, nei centri sociali, e l'organizzazione di eventi culturali che promuovano la lettura.

Coinvolgimento delle istituzioni: Un lavoro di squadra

La collaborazione tra enti locali, regionali e nazionali è fondamentale per un piano organico di promozione della lettura. È necessario coordinare gli sforzi e condividere le risorse per massimizzare l'impatto degli interventi. Un piano culturale regionale ben strutturato potrebbe coordinare e convogliare le risorse del Piano Nazionale Cultura.

Conclusioni: Un appello alla cultura

La situazione della lettura in Sicilia è allarmante, ma non disperata. Con un impegno comune da parte delle istituzioni, del settore privato e dei cittadini, è possibile invertire la tendenza e restituire all'isola il suo posto di protagonista nel panorama letterario nazionale. Investire nella cultura non è solo un atto di responsabilità sociale, ma un investimento nel futuro, uno strumento di sviluppo economico e sociale che può liberare le potenzialità inespresse di una terra ricca di storia e di talenti. La lettura non è solo un piacere, ma un diritto fondamentale, e la Sicilia ha il dovere di garantire questo diritto a tutti i suoi cittadini.

Di Ginevra

Lascia il tuo commento