Ritorna la tensione tra USA e UE, Trump minaccia nuovi dazi
Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea tornano a farsi tese. Il Presidente Donald Trump ha annunciato l'intenzione di imporre nuovi dazi doganali fino al 50% su una selezione di prodotti europei, in particolare su quelli tecnologici, a partire dal 1° giugno, qualora non si raggiunga un accordo commerciale bilaterale. L'annuncio ha provocato immediate reazioni nei mercati e negli ambienti diplomatici, facendo riaffiorare lo spettro di una nuova guerra commerciale transatlantica.
Le ragioni della minaccia
Secondo le dichiarazioni ufficiali, la misura si inserisce in una strategia più ampia volta a riequilibrare la bilancia commerciale tra le due sponde dell'Atlantico. Gli Stati Uniti accusano l'Unione Europea di pratiche che penalizzerebbero le esportazioni americane, soprattutto nel settore agricolo e tecnologico, e chiedono una maggiore apertura ai prodotti statunitensi.
Trump ha dichiarato che, in assenza di concessioni da parte europea, saranno adottate tariffe punitive su beni come semiconduttori, componenti elettronici, dispositivi smart e software, molti dei quali provenienti da paesi leader come Germania, Francia e Paesi Bassi.
Le reazioni europee
Le autorità europee hanno risposto con preoccupazione e fermezza. La Commissione Europea ha ribadito la volontà di difendere gli interessi economici dell'UE e ha avvertito che una tale misura unilaterale da parte degli USA sarebbe considerata una violazione delle regole del commercio internazionale. Bruxelles ha già annunciato di essere pronta a rispondere con misure di ritorsione mirate, se necessario.
Diversi leader europei hanno espresso rammarico per l'escalation dei toni, auspicando un ritorno al dialogo e alla diplomazia. Tuttavia, non escludono l'adozione di contro-dazi su prodotti statunitensi come auto, carne bovina e generi alimentari trasformati, con il rischio di danneggiare ulteriormente l'interscambio economico tra le due potenze.
Impatto economico e scenari futuri
Una nuova ondata di dazi potrebbe avere ripercussioni significative sui mercati globali. Le catene di approvvigionamento transatlantiche, già sotto pressione per la competizione tecnologica con la Cina e per le tensioni geopolitiche, subirebbero nuovi squilibri. Le imprese europee del settore tecnologico potrebbero essere colpite duramente, perdendo accesso facilitato al mercato statunitense, uno dei più redditizi al mondo.
Inoltre, una simile politica potrebbe aggravare le tensioni interne all'OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio), già in difficoltà per l'assenza di consenso tra le grandi potenze e per la paralisi degli organi arbitrali.
Conclusione
La minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti nei confronti dell'Unione Europea riapre un fronte che si pensava superato. L'equilibrio tra protezione economica e cooperazione internazionale è messo a dura prova in un contesto globale sempre più instabile. Nei prossimi giorni sarà decisivo osservare se le diplomazie riusciranno a trovare un compromesso o se si aprirà una nuova stagione di frizioni commerciali con effetti potenzialmente gravi per l'economia globale.

