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Notte di droni su Kiev: il più massiccio attacco dall’invasione

Nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2025, la Russia ha lanciato su Ucraina il più grande assalto con droni kamikaze dall'inizio della guerra: secondo lo Stato Maggiore ucraino, 273 velivoli senza pilota - in gran parte Shahed‑136/131 di fabbricazione iraniana - hanno sorvolato il territorio tentando di colpire la capitale e infrastrutture energetiche in altre regioni. L'obiettivo dichiarato di Mosca è "minare la resilienza logistica e psicologica" del nemico; di fatto, la strategia del terrore aereo mira a piegare la popolazione e logorare le difese aeree di Kiev.

Cosa è successo

Sequenza dell'attacco

  1. 23:45 - Le prime sirene antiaeree risuonano a Kiev.

  2. 00:10‑02:30 - Ondate successive di droni entrano dallo spazio aereo di Bryansk e Belgorod, puntando sulla regione di Chernihiv e quindi verso la capitale.

  3. 01:55 - Esplosioni udite nei quartieri di Podil e Solomjanskyj: frammenti in fiamme precipitano su un parcheggio, incendiando venti auto.

  4. 02:15 - Un drone abbatte­uto cade su un dormitorio studentesco; due persone ferite lievemente.

  5. 03:05 - Ultima ondata neutralizzata; allarme cessato alle 03:20.

Bilancio provvisorio

  • 1 vittima e 3 feriti nella regione di Kiev.

  • 9 civili uccisi in un attacco separato a un minibus di evacuati presso Kostiantynivka, oblast di Donetsk.

  • Danni a linee elettriche e a un deposito di materiali da costruzione.

Le autorità affermano di aver abbattuto 258 droni (tasso di intercettazione del 94 %), risultato possibile grazie a sistemi Patriot, NASAMS e batterie Iris‑T fornite dagli alleati occidentali.

Perché i droni

I droni Shahed costano poche decine di migliaia di dollari, molto meno di un missile cruise, e possono essere lanciati in sciami per saturare i radar. Sebbene l'esplosivo sia relativamente ridotto, la loro capacità di volare a bassa quota e cambiare rotta li rende difficili da individuare. Inoltre costringono Kiev a usare intercettori da milioni di dollari, creando un'escalation di costi.

Impatto sulla popolazione

Dopo più di due anni di conflitto, i cittadini di Kiev hanno imparato a rifugiarsi nelle stazioni della metropolitana. Tuttavia l'intensità di questo attacco ha provocato panico: "Abbiamo sentito le finestre vibrare per due ore", racconta Olena, infermiera di 34 anni. La linea elettrica del quartiere di Obolon è rimasta fuori servizio fino alle 10 del mattino, lasciando ospedali e scuole a generatori d'emergenza.

Reazioni internazionali

  • Il Segretario Generale della NATO ha definito l'offensiva "un'ulteriore prova della necessità di rafforzare il sostegno militare a Kiev".

  • La Casa Bianca valuta l'invio accelerato di sistemi C‑RAM per proteggere le centrali termiche ucraine.

  • Unione Europea: previsto un nuovo pacchetto di sanzioni su componenti tecnologici che finiscono nei droni russi.

Nel frattempo, la diplomazia resta bloccata: i colloqui di pace in Svizzera, previsti per fine giugno, sembrano più lontani.

Analisi strategica

  • Logoramento: Mosca tenta di consumare le scorte di missili terra‑aria ucraini prima della consueta offensiva estiva.

  • Effetto psicologico: attacchi notturni e indiscriminati alimentano fatica bellica tra i civili.

  • Risposta ucraina: Kiev accelera la produzione interna di droni da ricognizione e chiede munizioni a lungo raggio per colpire basi di lancio oltre confine.

Secondo analisti militari, la Russia sfrutta la relativa economicità dei droni per "interrogare" la rete radar ucraina, mappandone i punti deboli. Tuttavia la loro efficacia è limitata dal continuo adattamento delle contromisure, come jammer elettronici e reti di avvistamento civile via app.

Situazione al fronte

L'attacco coincide con bloccate operazioni terrestri a Chasiv Yar e Zaporizhzhia. Le forze ucraine sostengono di aver respinto otto assalti nelle ultime 24 ore, mentre l'artiglieria russa continua il fuoco su Kherson. Il collegamento tra azioni aeree e avanzo sul campo è evidente: Mosca cerca di spezzare la catena logistica che rifornisce le brigate avanzate.

Prospettive

Gli esperti prevedono che nei prossimi mesi la guerra dei droni diventerà ancora più intensa, con la probabile introduzione di nuovi modelli russi a maggiore autonomia e capacità di sciame coordinato. D'altro canto, l'Ucraina punta a rafforzare le cupole protettive sulle città principali e a colpire i centri di assemblaggio sul suolo russo.

Conclusione

L'attacco della notte del 18 maggio dimostra quanto questa guerra sia entrata in una fase di alta tecnologia a basso costo, dove la differenza la fanno l'innovazione, la resilienza civile e il supporto della comunità internazionale. Finché non emergerà uno spazio credibile per la diplomazia, la popolazione ucraina dovrà convivere con il ronzio minaccioso dei droni, simbolo di un conflitto che si combatte nello spazio aereo tanto quanto sul terreno.

Di Gaetano

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