La Messa di Inizio Pontificato di Papa Leo
Stamattina, 18 maggio 2025, la Basilica di San Pietro ha ospitato la solenne Messa di inizio pontificato di Papa Leo, 267° successore di Pietro. L'evento ha richiamato a Roma centinaia di migliaia di fedeli e oltre quaranta Capi di Stato e di governo, testimoniando la centralità mondiale della Chiesa cattolica in un periodo segnato da tensioni geopolitiche e cambiamenti sociali accelerati.
Chi è Papa Leo
Nato a Córdoba nel 1964 come Javier Luis Benítez y Altolaguirre, il nuovo pontefice era arcivescovo di Buenos Aires e cardinale noto per la sua attenzione ai giovani, alle periferie e alla tutela del creato. Ha scelto il nome "Leo" in omaggio a Leone XIII, papa dell'enciclica Rerum Novarum, indicando fin dal primo istante la volontà di collocare la giustizia sociale al centro del suo ministero. Professore di teologia pastorale e autore di saggi su sinodalità e dottrina sociale, guida una Chiesa che conta oggi circa 1,4 miliardi di fedeli.
Il rito e i suoi simboli
La celebrazione è iniziata con la processione verso la Confessione di San Pietro, dove Papa Leo ha pregato sulla tomba dell'apostolo. Durante la liturgia ha ricevuto il Pallio, segno di comunione con la sede di Roma, e l'Anello del Pescatore, che simboleggia la sua missione di "pescatore di uomini". La formula di accettazione del ministero petrino è stata pronunciata in latino, seguita da un breve saluto in spagnolo, italiano, inglese, francese e swahili, per evidenziare l'universalità della comunità cattolica.
L'omelia, pronunciata senza leggere appunti, ha ruotato attorno al versetto «Il buon pastore dà la vita per le sue pecore». Papa Leo ha sottolineato la necessità di una Chiesa "aperta come le braccia del colonnato berniniano", capace di ascoltare le ferite del mondo: guerre, povertà, migrazioni e cambiamento climatico.
Presenze internazionali
Tra le autorità presenti spiccavano il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il segretario generale dell'ONU Rafaela Duarte, il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e il grande imam di al‑Azhar Ahmed al‑Tayyeb. La vicepresidente statunitense J.D. Vance guidava la delegazione di Washington. La nutrita partecipazione conferma il ruolo diplomatico della Santa Sede quale piattaforma di dialogo globale.
Focus sull'America Latina
Particolarmente nutrita la presenza di leaders latino‑americani: i presidenti di Argentina, Brasile, Cile e Messico hanno colto l'occasione per un vertice informale sul tema della deforestazione amazzonica, d'intesa con la segreteria di Stato vaticana. Ciò suggerisce un possibile impegno diretto di Papa Leo nelle trattative internazionali sul clima.
La cornice di sicurezza e accoglienza
Oltre 8.000 operatori delle forze dell'ordine italiane hanno presidiato l'area del Vaticano e il centro storico, coadiuvati dalla Gendarmeria vaticana e dall'Esercito Italiano. La macchina organizzativa ha previsto otto varchi di accesso, controlli con metal detector e l'installazione di due ospedali da campo gestiti dalla Protezione Civile. Circa 15.000 volontari di parrocchie del Lazio hanno distribuito bottigliette d'acqua, rosari e libretti della celebrazione in tredici lingue.
Linee guida del pontificato
Durante i primi incontri con la stampa, Papa Leo ha indicato quattro priorità:
Riforma della Curia: semplificazione dei dicasteri e maggiore trasparenza sui bilanci.
Lotta agli abusi: tolleranza zero e rafforzamento della collaborazione con le magistrature civili.
Ecologia integrale: aggiornamento dell'enciclica Laudato si' alla luce degli impegni post‑COP30.
Sinodo per la pace: convocazione di un'assemblea speciale sulla guerra in Ucraina e le altre aree di conflitto.
Fonti interne suggeriscono che il pontefice stia valutando la creazione di una Commissione Interreligiosa Permanente, coinvolgendo ebrei, musulmani e altri cristiani nella definizione di progetti umanitari comuni.
La voce dei fedeli
Famiglie, giovani e pellegrini di oltre 190 Paesi hanno riempito Piazza San Pietro fin dalla notte precedente. Molti sottolineano la "vicinanza" e la "semplicità" del nuovo papa, ricordando i suoi catechismi per i bambini delle villas miseria di Buenos Aires. "Speriamo che riporti la Chiesa a servire chi non ha voce", dice Sofia, 22 anni, arrivata da Madrid con la pastorale universitaria.
Prossimi appuntamenti
19 maggio: incontro con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
21 maggio: preghiera con i rappresentanti delle altre confessioni cristiane nella basilica di San Paolo fuori le Mura.
1 giugno: partenza per Lampedusa per il primo viaggio apostolico, dedicato ai migranti e alle vite spezzate nel Mediterraneo.
Questi gesti sembrano delineare una Chiesa in uscita, attenta alle "periferie" non solo geografiche ma anche esistenziali.
Conclusione
La Messa di inizio pontificato di Papa Leo non è stata soltanto un rito millenario, ma un segnale politico, sociale e spirituale in un'epoca di profonde trasformazioni. Il nuovo pontefice eredita una Chiesa chiamata a confrontarsi con sfide globali — dalle diseguaglianze all'emergenza climatica — e mostra fin dai primi passi l'intenzione di affrontarle con linguaggio inclusivo e gesti concreti. Se le promesse di oggi diventeranno scelte operative, i prossimi anni potrebbero assistere a una fase di intenso rinnovamento per la comunità cattolica e, di riflesso, per l'intero scenario internazionale.

