Maturità 2025: La Caccia Digitale ai Commissari
L'esame di maturità è un momento cruciale per gli studenti italiani. Nel giugno 2025, circa 524.415 maturandi hanno affrontato questa sfida, con la prima prova scritta il 18 giugno. Quest'anno, però, un nuovo fenomeno ha attirato l'attenzione: la ricerca online di informazioni sui commissari d'esame, una vera e propria indagine digitale per anticipare le loro preferenze e lo stile di valutazione. Un sondaggio Skuola.net, su circa 1.000 studenti, ha rivelato l'ampiezza di questa pratica, illustrando motivazioni, strategie e implicazioni.
Il Sondaggio Skuola.net: Dati e Risultati
Il sondaggio Skuola.net, condotto in vista della Maturità 2025, ha coinvolto tramite questionario online circa 1000 studenti di diversi indirizzi di studio, rappresentativi del territorio nazionale. Le domande riguardavano la conoscenza dei commissari, le strategie di ricerca e le motivazioni.
L'81% degli studenti ha dichiarato di aver cercato informazioni sui commissari, confermando la diffusione capillare di questa pratica. Le strategie sono state variegate: il 35% ha contattato direttamente studenti di scuole dove i commissari insegnavano; il 28% ha raccolto informazioni tramite indiscrezioni o consigli informali dei professori, creando un'interessante rete di comunicazione informale; i social media (Facebook e Instagram) sono stati utilizzati dal 22%; il 10% si è affidato a siti web specifici; il 5% ha usato la messaggistica istantanea (Telegram e WhatsApp); infine, il 5% ha utilizzato l'intelligenza artificiale e i chatbot.
Analisi delle Motivazioni degli Studenti
Le motivazioni sono complesse e multifattoriali. Solo il 15% ha mostrato preoccupazione per la severità del giudizio e il voto finale. La maggior parte si è concentrata sulla comprensione delle "fissazioni" e delle domande più frequenti, soprattutto durante il colloquio orale. Questa conoscenza permette una preparazione mirata. Il 40% voleva comprendere lo stile di valutazione per personalizzare la presentazione e le risposte; il 25% voleva comprendere la personalità dei commissari per interagire meglio; solo il 9% ha mostrato curiosità sulla vita privata.
Implicazioni e Conclusioni
La "caccia" ai commissari, pur diffusa, presenta implicazioni importanti. Da un lato, sottolinea l'ansia legata agli esami di maturità; dall'altro, solleva questioni etiche e deontologiche: è lecito conoscere in anticipo le preferenze dei valutatori? Questo comportamento incide sulla trasparenza e l'equità della valutazione?
Le nuove tecnologie amplificano la diffusione delle informazioni, ma comportano anche rischi legati alla veridicità.
Per il futuro, una maggiore trasparenza delle istituzioni scolastiche sui criteri di valutazione potrebbe ridurre l'ansia e limitare la necessità di ricorrere a pratiche informali. Inoltre, la promozione di strategie di preparazione più efficaci e il supporto psicologico aiuterebbero a gestire lo stress. Incontri o seminari di preparazione sui criteri di valutazione e sul ruolo dei commissari potrebbero ridurre l'incertezza e l'ansia.
In conclusione, il fenomeno evidenzia la complessa relazione tra ansia, tecnologia e valutazione scolastica. Una riflessione approfondita è necessaria per garantire un processo di valutazione più equo e trasparente, supportando gli studenti in questo momento delicato.

