Massimizzare i rendimenti minimizzando i rischi: le basi dell'Hedging negli investimenti
Quando si parla di investimenti, la domanda fondamentale non dovrebbe essere "come perdere meno?", ma piuttosto come massimizzare i rendimenti minimizzando i rischi. Questa prospettiva ci porta nel cuore di una strategia avanzata e molto discussa nel mondo della finanza: l'hedging, o strategia di copertura.
Cos'è l'Hedging e perché è utile
Fare hedging significa adottare una serie di azioni finalizzate a limitare le perdite potenziali in situazioni di mercato sfavorevoli. Il termine deriva dall'inglese antico hedge, che significa recinto: una metafora perfetta per descrivere l'intento della strategia, ovvero circorscrivere il rischio, contenerlo all'interno di limiti gestibili.
Immaginiamo un portafoglio composto da azioni e Bitcoin. In certi contesti, questi asset risultano correlati, ossia tendono a muoversi nella stessa direzione. Se i mercati crollano improvvisamente, il valore del portafoglio può scendere drasticamente in pochi giorni. È in casi come questi che l'hedging può giocare un ruolo fondamentale, agendo come ammortizzatore delle perdite.
I due tipi di rischio: sistematico e specifico
Secondo il Capital Asset Pricing Model (CAPM), ogni investimento è esposto a due principali categorie di rischio: rischio sistematico e rischio specifico.
Il rischio sistematico è legato a fattori generali di mercato: crisi economiche, recessioni, fasi cicliche, e non può essere eliminato tramite diversificazione. Questo tipo di rischio è misurato attraverso l'indicatore chiamato beta.
Il rischio specifico, invece, dipende dal singolo asset: può essere legato al settore, alla singola azienda o alla valuta di riferimento. È proprio qui che interviene l'hedging: permette di ridurre il rischio specifico, lasciando però invariato quello sistematico.
ETF hedgiati: un esempio concreto
Un caso molto diffuso di copertura riguarda gli ETF (Exchange Traded Fund). Se si investe nell'S&P 500 acquistando un ETF quotato in dollari, si è esposti sia alla volatilità dell'indice che a quella della valuta. Acquistando invece un ETF hedgiato in euro, si elimina il rischio di cambio, restando esposti soltanto all'andamento dell'indice.
È una scelta che comporta pro e contro. Se il dollaro si svaluta, un ETF in euro protegge l'investitore. Se invece il dollaro si rafforza, si perde un potenziale guadagno. La decisione dipende quindi dal profilo di rischio e dalla strategia personale di ciascuno.
Il VIX: copertura dalla volatilità
Un altro strumento utile per l'hedging è il VIX, l'indice della volatilità del mercato. Questo indice tende a salire nei momenti di incertezza, mentre spesso ha una correlazione inversa con l'S&P 500. Investire in ETF che replicano il VIX può quindi essere un modo per compensare le perdite in fasi di forte turbolenza.
Opzioni: lo strumento principe dell'hedging
Per mettere in atto strategie di hedging sofisticate, si utilizzano spesso strumenti derivati, in particolare le opzioni. Le opzioni sono contratti che danno il diritto (ma non l'obbligo) di acquistare (call) o vendere (put) un certo asset ad un prezzo stabilito in una data futura.
Con un'opzione put, si scommette sul ribasso dell'asset.
Con un'opzione call, si scommette sul rialzo.
Supponiamo di avere 100 azioni Tesla e di temere una futura perdita di valore. Senza voler vendere il titolo, si può acquistare una put per proteggersi. Se il titolo perde, la put guadagna, compensando almeno in parte la perdita.
Il concetto di Delta
Elemento cruciale nel mondo delle opzioni è il delta, ovvero la sensibilità del prezzo dell'opzione rispetto al prezzo del sottostante.
Una call con delta 0,75 significa che se il titolo sale di 1 euro, l'opzione sale di 0,75.
Una put con delta -0,25 significa che se il titolo scende di 1 euro, l'opzione guadagna 0,25.
Più il delta è vicino a 1 o -1, più l'opzione replica fedelmente il movimento del sottostante, ma anche più costosa sarà, poiché offre una copertura più completa.
Costi e valutazioni
Naturalmente, l'hedging non è gratuito: implica costi operativi, commissioni, premi da pagare, e una maggiore complessità gestionale. Inoltre, non tutti i broker offrono strumenti avanzati come opzioni e futures.
Pertanto, prima di adottare strategie di hedging è fondamentale formarsi adeguatamente, valutarne i benefici e i costi, e capire in quali circostanze può davvero convenire. In alcuni casi, l'hedging potrebbe aumentare la volatilità se utilizzato in modo scorretto, specialmente con strumenti a leva o posizioni short non controllate.
L'hedging non è una bacchetta magica, ma una tecnica utile per investitori consapevoli. Aiuta a contenere le perdite, a gestire l'incertezza e ad affrontare mercati volatili con maggiore serenità. Conoscere le basi teoriche e pratiche operative dell'hedging può fare una grande differenza nella costruzione e nella protezione del proprio portafoglio finanziario.

