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Guerra in Ucraina: attacco massiccio alle basi russe, danneggiati 40 aerei. Mosca promette vendetta

Kiev - Mosca - Il conflitto tra Ucraina e Russia ha conosciuto una nuova, drammatica escalation. Secondo fonti ufficiali ucraine, una serie di attacchi mirati condotti tramite droni a lunga gittata ha colpito diverse basi aeree russe, provocando ingenti danni alle infrastrutture militari e distruggendo o danneggiando almeno 40 velivoli tra caccia, bombardieri e aerei da ricognizione.

L'attacco coordinato

L'operazione sarebbe stata condotta nella notte tra il 2 e il 3 giugno, e avrebbe coinvolto pił di una decina di droni armati, lanciati da localitą non specificate del territorio ucraino. Gli obiettivi principali erano le basi aeree strategiche di Kursk, Belgorod, Voronezh e Morozovsk, zone gią note per il loro ruolo cruciale nel coordinamento delle missioni russe sul fronte orientale e meridionale.
I filmati circolati online mostrano esplosioni violente e colonne di fumo denso innalzarsi dalle piste e dagli hangar. Le autoritą russe, pur confermando i raid, hanno cercato di minimizzare l'impatto, sostenendo che i danni siano stati contenuti e che la difesa aerea abbia abbattuto la maggior parte dei droni prima che raggiungessero i bersagli principali.

Danni significativi e impatto strategico

Tuttavia, fonti indipendenti confermano che almeno quaranta aerei sono stati messi fuori uso, tra cui Su-34, Su-35, Mig-31 e aerei da guerra elettronica. Si tratta, in alcuni casi, di mezzi insostituibili a breve termine, il che rappresenta un colpo significativo alla capacitą operativa dell'aviazione russa.
L'attacco ha anche danneggiato depositi di carburante e magazzini di armamenti, riducendo temporaneamente la possibilitą di nuovi raid aerei da parte di Mosca, almeno nelle regioni pił vicine al confine ucraino. Secondo gli analisti militari, questo potrebbe tradursi in un vantaggio tattico per Kiev, che tenta di guadagnare terreno nei settori del Donbass e del sud del paese.

La reazione russa: minacce e mobilitazione

Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha definito l'attacco "un atto di guerra diretta" e ha annunciato che la Russia risponderą con una rappresaglia devastante. Pur senza specificare quali azioni verranno intraprese, Medvedev ha lasciato intendere che l'intensitą dei bombardamenti su infrastrutture civili ucraine potrebbe aumentare nei prossimi giorni.
Il presidente Vladimir Putin, riunitosi con i vertici delle forze armate, ha promesso un rafforzamento delle misure di difesa aerea lungo l'intero confine occidentale e ha ordinato un'inchiesta interna per verificare eventuali falle nei sistemi di sorveglianza e intercettazione.

Il contesto internazionale e i rischi di escalation

La comunitą internazionale segue con crescente preoccupazione l'evolversi della situazione. Alcuni osservatori parlano di un possibile punto di svolta nel conflitto, in quanto l'operazione condotta da Kiev segna uno dei colpi pił pesanti inferti al dispositivo militare russo dall'inizio della guerra.
I governi europei, pur confermando il loro sostegno all'Ucraina, hanno invitato alla massima cautela, temendo una spirale incontrollabile di rappresaglie. Gli Stati Uniti hanno ribadito il diritto di autodifesa di Kiev, ma hanno anche chiesto che vengano rispettate le linee rosse per evitare un allargamento del conflitto ai territori russi in senso stretto.

Gli sviluppi futuri

Sul terreno, l'Ucraina sembra voler sfruttare il momento per intensificare le sue controffensive, approfittando del temporaneo disorientamento delle forze russe. Le prossime settimane saranno decisive per capire se questo attacco segnerą un cambiamento di equilibri o se scatenerą una risposta militare ancora pił violenta da parte di Mosca.
Nel frattempo, milioni di civili, da entrambe le parti del fronte, continuano a vivere tra paura, incertezza e distruzione, mentre la diplomazia resta paralizzata in un conflitto che appare sempre pił lontano da una soluzione negoziata.

Di Gaetano

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