Forlì: Un modello di sicurezza urbana nei parchi grazie al volontariato
Il degrado delle aree verdi urbane rappresenta una sfida crescente per molte città italiane. Non si tratta solo di un problema estetico, ma di un fenomeno che incide profondamente sulla qualità della vita dei cittadini, compromettendo la sicurezza, la vivibilità dei quartieri e il benessere ambientale. Forlì, con il suo progetto "Parchi e Luoghi Sicuri", ha intrapreso un percorso virtuoso, dimostrando come una collaborazione efficace tra istituzioni e volontariato possa trasformare gli spazi pubblici, restituendoli alla comunità.
I. Introduzione: Il Progetto "Parchi e Luoghi Sicuri" a Forlì
1.1 Contesto: Il problema del degrado nelle aree verdi urbane
Il degrado nelle aree verdi urbane italiane è un fenomeno complesso, con manifestazioni diverse a seconda del contesto urbano. Si va dall'abbandono di rifiuti ingombranti e rifiuti indifferenziati, al danneggiamento di arredi urbani, fino al vandalismo e alla presenza di fenomeni di microcriminalità. In molte città, i parchi e le aree verdi diventano palcoscenici di comportamenti incivili, con conseguente diminuzione della fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini. A Forlì, la situazione, pur non essendo drammatica come in altre realtà urbane più grandi, presentava criticità in alcune zone, soprattutto nel centro storico. Analisi condotte dall'amministrazione comunale hanno evidenziato un aumento di segnalazioni relative all'abbandono di rifiuti (circa il 40% delle segnalazioni totali), al danneggiamento di panchine e illuminazione (15%), e al disturbo della quiete pubblica (25%). Questa situazione ha evidenziato la necessità di un intervento strutturato e mirato per tutelare il patrimonio verde pubblico e la sicurezza dei cittadini.
1.2 Obiettivi del progetto: Sicurezza, pulizia e benessere animale
Il progetto "Parchi e Luoghi Sicuri", avviato nel 2023 dal Comune di Forlì, si poneva obiettivi ambiziosi: garantire la sicurezza delle aree verdi, promuovere la pulizia e il rispetto ambientale, e tutelare il benessere animale. L'idea di fondo era quella di creare un sistema di sorveglianza integrato, che potesse agire in modo preventivo e repressivo, contrastando il degrado in tutte le sue forme. Il progetto riconosceva l'interconnessione tra sicurezza urbana, tutela ambientale e benessere animale: un parco pulito e sicuro è un parco fruibile e piacevole per tutti, inclusi gli animali. La presenza di volontari, inoltre, contribuisce a creare una maggiore sensibilità civica e a promuovere un senso di comunità.
II. Il Ruolo delle Associazioni di Volontariato
2.1 Partecipazione attiva delle organizzazioni: Guardia Zoofila Ambientale, Earth Emilia-Romagna e Guardie Ecologiche Volontarie
Il successo del progetto "Parchi e Luoghi Sicuri" si basa sulla collaborazione attiva di tre importanti associazioni di volontariato: la Guardia Zoofila Ambientale, l'associazione Earth Emilia-Romagna e le Guardie Ecologiche Volontarie. Ciascuna associazione ha contribuito in modo specifico al raggiungimento degli obiettivi. La Guardia Zoofila Ambientale ha focalizzato la propria attività sul monitoraggio del benessere animale, intervenendo su segnalazioni di abbandono o maltrattamento di animali. Earth Emilia-Romagna si è occupata principalmente della tutela ambientale, monitorando lo stato di conservazione delle aree verdi e segnalando situazioni di degrado. Le Guardie Ecologiche Volontarie, invece, hanno svolto un'attività di vigilanza generale, contrastando comportamenti incivili come l'abbandono di rifiuti, i danneggiamenti e il disturbo della quiete pubblica. In totale, le tre associazioni hanno svolto oltre 120 servizi di pattugliamento e monitoraggio, contribuendo a oltre il 60% delle azioni di vigilanza e a più del 75% delle sanzioni emesse.
2.2 Sinergia con la Polizia Locale: Un approccio multi-agenzia
La chiave del successo del progetto risiede nella sinergia tra le associazioni di volontariato e la Polizia Locale di Forlì. Le associazioni svolgono un'azione di primo intervento, monitorando le aree verdi e segnalando eventuali violazioni all'Unità Antidegrado della Polizia Locale. Questa collaborazione ha permesso di creare un sistema di sorveglianza capillare ed efficace, aumentando la presenza di controlli nelle aree verdi e migliorando la risposta alle segnalazioni dei cittadini. L'Unità Antidegrado, a sua volta, si è occupata del processo di accertamento delle violazioni, della contestazione delle sanzioni e del coordinamento delle azioni con le altre forze dell'ordine. Questo approccio multi-agenzia ha consentito di massimizzare l'impatto del progetto, evitando sovrapposizioni e ottimizzando le risorse.
III. Risultati e Impatto del Progetto
3.1 Bilancio del primo anno di attività: Numeri e dati concreti
Nel primo anno di attività, il progetto "Parchi e Luoghi Sicuri" ha portato risultati concreti e misurabili. Sono state monitorate 37 aree verdi nel centro storico di Forlì, con oltre 160 azioni di vigilanza effettuate dalle associazioni e dalla Polizia Locale. Le violazioni accertate hanno riguardato principalmente l'abbandono di rifiuti (circa il 60% delle sanzioni), il disturbo della quiete pubblica (20%), e violazioni relative all'anagrafe canina e al benessere animale (20%). Sono state comminate oltre 60 sanzioni amministrative e sono state inoltrate 199 segnalazioni all'Unità Antidegrado per ulteriori accertamenti.
3.2 Impatto ambientale e sociale: Miglioramento della qualità della vita
L'impatto del progetto "Parchi e Luoghi Sicuri" non si limita ai numeri delle sanzioni comminate. Il miglioramento della sicurezza percepita e della qualità ambientale delle aree verdi monitorate è stato significativo. I cittadini hanno espresso maggiore fiducia negli spazi pubblici, sentendosi più sicuri e liberi di frequentarli. Questo ha contribuito a migliorare la vivibilità dei quartieri e a creare un clima di maggiore coesione sociale. La riduzione dell'abbandono di rifiuti ha migliorato l'aspetto estetico dei parchi e ha contribuito a proteggere l'ambiente. La tutela del benessere animale ha portato a una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e a una riduzione dei casi di abbandono.
IV. Prospettive Future e Espansione del Progetto
4.1 Collaborazione con l'ENPA: Un rafforzamento del progetto
Il successo del progetto ha portato l'amministrazione comunale a pianificare un ampliamento delle attività. La prossima fase prevede l'inclusione della ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) nella rete di collaborazione. Questa nuova partnership permetterà di rafforzare ulteriormente le azioni di tutela del benessere animale, con interventi più mirati e una maggiore presenza sul territorio. Si prevede un aumento delle attività di sensibilizzazione e formazione, oltre che un miglioramento delle procedure di intervento in caso di segnalazioni di maltrattamento o abbandono.
4.2 Sostenibilità del modello: Replicabilità ed esempi per altre città
Il modello di "Parchi e Luoghi Sicuri" si presenta come un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato replicabile in altre realtà urbane. La sua efficacia deriva dalla combinazione di risorse pubbliche e competenze del volontariato, dalla chiarezza degli obiettivi e dalla capacità di integrare diverse azioni. La replicabilità del modello necessita di un'attenta analisi delle specifiche esigenze del territorio e della disponibilità di risorse. Ma l'esperienza di Forlì dimostra che una gestione integrata delle aree verdi, che coniughi sicurezza, tutela ambientale e benessere animale, può portare a risultati significativi in termini di qualità della vita urbana.
V. Conclusioni: Un esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato
Il progetto "Parchi e Luoghi Sicuri" di Forlì rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra pubblico e privato possa portare a risultati significativi nella gestione degli spazi pubblici e nella promozione della sicurezza urbana. La sinergia tra istituzioni e associazioni di volontariato ha permesso di creare un sistema di sorveglianza efficace e capillare, contrastando il degrado e migliorando la qualità della vita dei cittadini. La replicabilità di questo modello in altre città rappresenta un'opportunità per migliorare la gestione del verde pubblico e per promuovere un senso di responsabilità condivisa nella cura degli spazi comuni. Il futuro della gestione del verde pubblico passa attraverso una visione integrata, che consideri la sicurezza, la tutela ambientale e il benessere animale come elementi fondamentali per garantire la qualità della vita nelle nostre città. L'esperienza di Forlì dimostra che questo obiettivo è raggiungibile, con la giusta combinazione di risorse, competenze e volontà politica.

