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Dove l’acqua incontra l’arte: il festival che difende l’Appennino con la bellezza

Il festival itinerante "In mezzo scorre il fiume", giunto alla sua sesta edizione, offre un'esperienza culturale immersiva nelle valli dell'Appennino tosco-romagnolo. Dal 8 giugno al 14 settembre, un ricco calendario di eventi gratuiti celebra l'arte, la musica e la meditazione a contatto con la natura incontaminata, promuovendo il rispetto ambientale e la sostenibilità. Nato sei anni fa per contrastare il disboscamento indiscriminato, il festival è un esempio di turismo responsabile e sensibilizzazione ambientale, coinvolgendo comunità locali ed appassionati da ogni parte.

La genesi: lotta ambientale e arte come strumento di sensibilizzazione

L'idea nasce dalla preoccupazione per il degrado ambientale delle valli appenniniche. Diretta da Luisa Cottifogli, l'iniziativa non si limita a denunciare il problema del disboscamento, ma propone soluzioni concrete. L'arte diventa lo strumento principale: un linguaggio universale che sensibilizza alla bellezza e alla fragilità dell'ambiente. La scelta di un festival itinerante, che segue i corsi d'acqua, sottolinea la volontà di un'esperienza immersiva e memorabile.

La filosofia: arte, natura e rispetto ambientale

"In mezzo scorre il fiume" è un manifesto di consapevolezza ecologica. Il suo messaggio, ispirato a un antico proverbio amerindio, richiama la responsabilità di ogni individuo verso le generazioni future e l'urgenza di preservare il pianeta. Questo impegno si concretizza in eventi a basso impatto ambientale, nella promozione di pratiche di sostenibilità e nella collaborazione con organizzazioni locali che condividono gli stessi valori, come i comitati del TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione), integrando la sensibilizzazione ambientale con le questioni della transizione energetica.

Il programma: un viaggio tra arte, natura e tradizione

Tradizioni: un'esplorazione multiculturale e temporale

Il programma, con oltre 20 eventi, è un caleidoscopio di espressioni artistiche e culturali, dalle tradizioni locali a quelle internazionali, in dialogo con la contemporaneità. La sezione "Tradizioni" inizia l'8 giugno a Monzuno con l'ensemble femminile Mulieris Voces, che offre un viaggio sonoro attraverso il sacro e il profano, esplorando repertori musicali di secoli e culture diverse. Il 15 giugno, a Brisighella, il Zampogne Zampanò Trio si esibirà in un campo di lavanda, creando un'atmosfera magica con musiche provenzali, italiane e mediterranee. Il solstizio d'estate, il 22 giugno a Vicchio, sarà celebrato con il concerto a ballo del duo Fragole e Tempesta, con musiche e balli tradizionali della montagna emiliana, legati alle stagioni e ai cicli della natura, un esempio di patrimonio culturale immateriale.

Esperienze immersive: Land Art, sound-walking, yoga, meditazione e Qi Gong

"In mezzo scorre il fiume" offre esperienze immersive e multisensoriali che connettono i partecipanti con la natura. La Land Art, con installazioni effimere e site-specific, si integra nel paesaggio. I sound-walking, guidati da esperti, permettono di percepire la natura attraverso i suoni. Le sessioni di yoga e meditazione, in contesti naturali, favoriscono il rilassamento. Le pratiche di Qi Gong, all'ombra di querce secolari, promuovono il benessere psicofisico. Infine, composizioni musicali elettroniche ispirate ai suoni della natura creano un'esperienza sonora unica.

Le location: i fiumi dell'Appennino come filo conduttore

Il festival si snoda lungo i fiumi Savena, Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno e Senio, unendo luoghi e comunità. Ogni fiume presenta caratteristiche uniche: la maestosità del Savena, la tranquillità dell'Idice, la silenziosa bellezza del Sillaro. La scelta delle location è parte integrante dell'esperienza, integrando arte e natura in un'unica esperienza multisensoriale. La bellezza dei paesaggi appenninici, con colline, boschi e borghi medievali, contribuisce a creare un'atmosfera suggestiva.

Impatto e significato: arte, natura e comunità

"In mezzo scorre il fiume" ha un impatto significativo oltre l'ambito artistico. Il festival dimostra come l'arte sia un potente strumento di sensibilizzazione ambientale, promuovendo il rispetto e la tutela della natura. Contribuisce inoltre alla promozione del turismo sostenibile, valorizzando le bellezze del territorio in modo responsabile e coinvolgendo le comunità locali. La collaborazione con il TESS rafforza questa visione, integrando la sensibilizzazione ambientale con le questioni della transizione energetica. Il festival lascia un'eredità duratura nella consapevolezza ambientale della comunità, promuovendo un approccio sostenibile.

Conclusione: un futuro per il festival

"In mezzo scorre il fiume" è un progetto ambizioso che si impegna a proteggere il patrimonio naturale e culturale dell'Appennino tosco-romagnolo, usando l'arte come strumento di dialogo e sensibilizzazione. Il suo successo dimostra la potenza del connubio tra arte, natura e comunità, aprendo nuove prospettive per un futuro di maggiore rispetto per l'ambiente e per la cultura. L'auspicio è che il festival continui a crescere, coinvolgendo sempre più persone e lasciando un segno positivo e duraturo.

Di Ginevra

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