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Il Deserto dei Libri in Sicilia: Una Crisi Culturale?

Un'indagine Pepe Research per l'Associazione Italiana Editori (AIE), presentata nel giugno 2024 a Palermo durante la manifestazione "Una marina di libri", ha rivelato una situazione allarmante: la Sicilia presenta indici di lettura tra i più bassi d'Italia. Questa preoccupante correlazione tra la scarsa presenza di infrastrutture culturali e i bassi livelli di alfabetizzazione e lettura richiede un'analisi approfondita e un'azione immediata. La tesi centrale è che una politica culturale efficace, a sostegno di infrastrutture dedicate - biblioteche e librerie - è fondamentale per promuovere la lettura e l'accesso alla cultura.

La Crisi delle Biblioteche Siciliane: Un Sistema in Affanno

Carenze quantitative: Numero di biblioteche e libri disponibili

L'indagine evidenzia una grave carenza di biblioteche in Sicilia. Si registra un deficit del 28% rispetto al Centro-Nord in termini di numero di biblioteche pro capite, con una densità significativamente inferiore. Mentre il Centro-Nord vanta una media di circa 3.244 libri per biblioteca, la Sicilia si ferma a 2.738, una differenza del 16% che si traduce in una minore offerta libraria e in una varietà limitata di opere disponibili. Questa disparità evidenzia una significativa disuguaglianza culturale tra le regioni. La scarsa presenza di biblioteche, soprattutto nelle aree periferiche, limita l'accesso alla lettura per una parte considerevole della popolazione.

Carenze qualitative: Personale e servizi

La carenza quantitativa si accompagna a una preoccupante carenza qualitativa. Quasi la metà delle biblioteche siciliane (47,4%) non dispone di un bibliotecario professionalizzato, a differenza del 25% del Centro-Nord. Questa mancanza di personale qualificato incide negativamente sulla qualità dei servizi, limitando le attività di promozione della lettura, la gestione del patrimonio librario e la capacità di rispondere alle esigenze dei lettori. La scarsa presenza di bibliotecari specializzati si traduce in una minore capacità di organizzazione di eventi culturali, di supporto alla ricerca e di promozione della lettura tra i giovani. Inoltre, ciò potrebbe comportare una minore attenzione alla conservazione e alla catalogazione del patrimonio librario, con conseguente rischio di degrado e perdita di materiale prezioso.

Prestazioni e accesso: Un'analisi dei dati di prestito

La differenza tra Nord e Sud Italia è abissale anche per i prestiti. In Sicilia, si registrano solo 31 prestiti per 1.000 abitanti, contro i 741 del Centro-Nord (un rapporto di 1 a 24). Questo dato allarmante evidenzia una scarsa fruizione, forse dovuta a diversi fattori, tra cui la scarsa attrattività delle strutture, la limitata disponibilità di risorse e la mancanza di adeguate campagne di promozione della lettura. È fondamentale investire nella modernizzazione e nella promozione delle biblioteche, rendendole luoghi più accoglienti e stimolanti.

La Desertificazione Culturale: La Mancanza di Librerie

La distribuzione territoriale delle librerie

La situazione delle librerie è altrettanto critica. Solo 203 librerie sono operative in Sicilia (4,2 per 100.000 abitanti), contro le 6,4 del Centro-Nord. Un dato sconcertante: il 78% dei comuni siciliani (circa 305 su 390) è completamente privo di librerie, lasciando circa 1.506.000 abitanti senza accesso facile a luoghi di acquisto e consultazione di libri. Il 31% dei cittadini siciliani non ha una libreria nel proprio comune. Questo rappresenta un'evidente disuguaglianza di accesso alla cultura, con implicazioni negative sulla diffusione della lettura e dell'informazione.

L'impatto economico e sociale

La mancanza di librerie ha un impatto devastante non solo sul piano culturale, ma anche su quello economico e sociale. La scarsa accessibilità ai libri limita le opportunità culturali ed educative, influenzando negativamente la crescita individuale e collettiva. La mancanza di librerie locali impoverisce il tessuto sociale delle comunità, riducendo le occasioni di incontro e di scambio culturale. Inoltre, la chiusura delle librerie rappresenta una perdita di occupazione e un danno all'economia locale.

Possibili cause della mancanza di librerie: Analisi economica e sociale

La desertificazione culturale in Sicilia è il risultato di una complessa interazione di fattori economici e sociali. La crisi economica generale, la concorrenza delle grandi catene di vendita online e la difficoltà di accesso al credito per le piccole imprese rendono difficile l'apertura e la sopravvivenza delle librerie indipendenti. Allo stesso tempo, la scarsa propensione alla lettura, dovuta a fattori sociali e culturali, riduce la domanda di libri, rendendo difficile la sostenibilità economica delle librerie. È necessaria un'analisi approfondita di questi fattori per definire strategie di intervento efficaci.

Le Soluzioni Possibili: Investimenti e Collaborazioni

Ruolo delle istituzioni: Fondi e politiche culturali

Il Piano Nazionale Cultura, con i suoi 151 milioni di euro per le imprese culturali e creative e 177 milioni per la partecipazione culturale, rappresenta un'opportunità significativa per investire nelle infrastrutture culturali siciliane. È fondamentale che questi fondi siano utilizzati in modo strategico e mirato, con una pianificazione a lungo termine che tenga conto delle esigenze specifiche del territorio. È necessario promuovere la collaborazione tra istituzioni locali, regionali e nazionali, creando una rete di supporto che faciliti l'accesso ai fondi e la realizzazione di progetti di sviluppo culturale.

Ruolo del settore privato e del terzo settore

Un ruolo chiave spetta anche al settore privato e al terzo settore. Editori, librerie indipendenti e associazioni culturali possono contribuire attivamente alla promozione della lettura attraverso iniziative innovative, come festival letterari, laboratori di scrittura creativa e programmi di lettura per bambini e giovani. Gli incentivi per l'apertura e la gestione di nuove librerie indipendenti, così come il supporto alle librerie già esistenti, sono cruciali per invertire la tendenza negativa. È importante promuovere una collaborazione pubblico-privato che permetta di ottimizzare le risorse e massimizzare l'impatto degli interventi.

Conclusioni: Una strada per il futuro della lettura in Sicilia

La situazione della lettura in Sicilia è critica, ma non disperata. Attraverso investimenti strategici nelle infrastrutture culturali, una maggiore collaborazione tra istituzioni, settore privato e terzo settore e una forte promozione della lettura, è possibile invertire la tendenza negativa e restituire all'isola il suo meritato posto nel panorama culturale nazionale. La cultura è un bene comune indispensabile per la crescita sociale ed economica, e la promozione della lettura rappresenta un investimento fondamentale per il futuro della Sicilia. È necessario un impegno collettivo per creare un ecosistema culturale più forte e inclusivo, dove tutti abbiano accesso ai libri e alla conoscenza.

Di Ginevra

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