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Biden, Trump e il Conflitto Russo-Ucraino: Nuove Tensioni e Mossa Strategica

L'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha creato una dinamica politica internazionale molto complicata, soprattutto in merito al conflitto tra Russia e Ucraina. Trump ha vinto con un plebiscito, conquistando anche il voto popolare, e si è distinto per la sua posizione più distensiva rispetto alla guerra in Ucraina. Ha definito il presidente ucraino Zelenski come uno scroccone, criticando la continua richiesta di finanziamenti e promettendo che la pace sarebbe stata raggiunta in pochi giorni se fosse stato eletto. Tuttavia, la posizione degli Stati Uniti sembra destinata a complicarsi.
Joe Biden, presidente uscente, ha approfittato della fase di transizione per attuare alcune decisioni che non aveva preso durante la campagna elettorale. Tra queste, ha autorizzato l'uso di missili a lunga gittata da parte dell'Ucraina sul territorio russo e l'invio di un grosso quantitativo di mine antiuomo. Questa decisione rappresenta una mossa molto controversa, considerando che le mine antiuomo continuano a causare mutilazioni anche molto tempo dopo la fine dei conflitti e che sia gli Stati Uniti che la Russia non hanno mai firmato il Trattato di Ottawa per la loro messa al bando.
La scelta di Biden di autorizzare queste misure dopo la sconfitta elettorale del suo partito appare come un tentativo di creare difficoltà per l'amministrazione Trump entrante, sollevando interrogativi sulla reale volontà di arrivare alla pace in Ucraina. Inoltre, alcuni paesi europei, pur esprimendo riserve sull'uso di armi avanzate da parte di Kiev, non hanno opposto una reale resistenza.

Il Ruolo della Commissione Europea e le Critiche a Ursula von der Leyen

Nel contesto europeo, il rinnovo della Commissione Europea ha visto la riconferma di Ursula von der Leyen come presidente, grazie a un accordo tra i socialisti e i popolari. Questo "inciucio" ha coinvolto partiti italiani come Fratelli d'Italia e il Partito Democratico, che pur criticandosi duramente a livello nazionale, hanno votato insieme per la riconferma della Commissione. La nuova Commissione è caratterizzata da un linguaggio diverso rispetto alla precedente, con meno enfasi su temi come la transizione ecologica e più attenzione alla corsa al riarmo e alla sicurezza militare.
Von der Leyen è stata anche accusata di avere legami poco chiari con le grandi case farmaceutiche e con i fondi finanziari che controllano sia le aziende del settore farmaceutico che le principali industrie belliche mondiali. Questo legame tra la finanza, l'industria bellica e i social media solleva ulteriori domande sulle priorità della leadership europea.

La Situazione in Georgia: Rischio di una Nuova Crisi

Oltre alla questione ucraina, un altro scenario caldo è rappresentato dalla Georgia, un paese storicamente legato alla Russia, che potrebbe diventare un nuovo terreno di scontro tra l'Occidente e Mosca. Il nuovo governo georgiano, guidato dal partito Sogno Georgiano, ha recentemente bloccato i negoziati per l'adesione del paese all'Unione Europea fino al 2028, cercando di mantenere una posizione di neutralità rispetto al conflitto in corso. Questo ha portato a manifestazioni di piazza, incoraggiate dall'attuale presidente georgiano, che è di origine francese e fortemente filo-europeista.
Secondo alcuni osservatori, la Georgia potrebbe rischiare di finire nella stessa situazione dell'Ucraina, con una destabilizzazione progressiva mirata a creare un pretesto per un intervento internazionale. Marco Travaglio, in un suo editoriale, ha descritto la situazione come parte di una strategia collaudata per favorire l'ingresso di paesi nell'orbita della NATO e dell'Unione Europea, anche a costo di destabilizzarli politicamente.

Conclusioni: Un Clima di Crescente Incertezza

La situazione internazionale è caratterizzata da una crescente incertezza. Le mosse di Biden sembrano mirate a complicare il contesto internazionale prima dell'insediamento di Trump, creando ostacoli significativi alla possibilità di una distensione con la Russia. Nel frattempo, l'Unione Europea si trova in una fase di cambiamento, con una leadership che spinge per un riarmo e per una maggiore integrazione militare, mentre scenari come quello della Georgia mostrano il rischio di una nuova crisi ai confini con la Russia.
In questo contesto, diventa fondamentale che l'opinione pubblica sia informata e consapevole dei rischi di un'escalation. La narrazione prevalente deve essere messa in discussione per evitare che scelte politiche e militari irresponsabili possano portare a nuove tragedie umanitarie e conflitti prolungati.

Di Gaetano

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