Amigdalina: tra mito e rischio, la verità sulla falsa “vitamina B17”
L'amigdalina, spesso chiamata impropriamente "vitamina B17", è un composto naturale presente in alcuni alimenti. Sebbene pubblicizzata come cura miracolosa in alcune teorie mediche alternative, la sua reale natura è ben più complessa, bilanciando potenziali benefici con rischi significativi legati alla tossicità del cianuro. Questo articolo esplorerà a fondo le diverse sfaccettature di questa sostanza.
Chimica dell'Amigdalina: Un Glicoside Cianogeno
L'amigdalina appartiene alla famiglia dei glicosidi cianogetici. La sua struttura chimica include un nucleo di benzaldeide legato a due molecole di glucosio e una di cianuro. È proprio questo ultimo componente a renderla potenzialmente pericolosa. Di per sé, l'amigdalina non è tossica; la sua pericolosità risiede nella sua capacità di rilasciare cianuro in determinate condizioni.
Il Rilascio del Cianuro: Un Processo Enzimatico
Il rilascio del cianuro è un processo enzimatico catalizzato dalla beta-glucosidasi, un enzima presente nell'intestino umano. Questa enzima idrolizza l'amigdalina, liberando benzaldeide, glucosio e acido cianidrico (cianuro). Il cianuro, inibitore della citocromo c ossidasi (enzima cruciale per la respirazione cellulare), causa gli effetti tossici. La quantità di cianuro rilasciata dipende da fattori come la quantità di amigdalina ingerita e l'attività della beta-glucosidasi, variabile anche geneticamente.
Fonti Alimentari e Livelli di Amigdalina
L'amigdalina si trova naturalmente in diversi alimenti, con concentrazioni variabili.
Alimenti Contenenti Amigdalina: Esempi
Tra le principali fonti ricordiamo i semi di mela, i noccioli di pesche e albicocche, le mandorle amare (a differenza delle dolci, che ne contengono quantità trascurabili) e alcuni tipi di fagioli. Il consumo moderato di questi alimenti non comporta generalmente rischi.
Il Ruolo della Quantità: Moderazione vs. Eccessi
Il pericolo sta nel consumo eccessivo o nell'ingestione di estratti concentrati. La dose letale di cianuro varia, ma poche centinaia di milligrammi possono essere fatali. L'ingestione di grandi quantità di noccioli di frutta potrebbe superare questa soglia, causando nausea, vomito, mal di testa, vertigini, difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, coma e morte.
Laetrile: Un Rimedio Anticancro Sfatato?
Il laetrile, derivato semisintetico dell'amigdalina, è stato promosso come cura per il cancro. Questa affermazione è però infondata e non sostenuta dalla comunità scientifica. L'ipotesi che le cellule tumorali siano più sensibili al cianuro è priva di fondamento.
Inefficacia e Tossicità del Laetrile
Gli studi dimostrano l'inefficacia del laetrile e la sua tossicità, con effetti collaterali come nausea, vomito, diarrea, mal di testa e avvelenamento da cianuro. Il suo utilizzo è fortemente sconsigliato, non solo per l'inefficacia, ma anche per i potenziali rischi. La sua promozione è un esempio di pseudoscienza con potenziali danni irreparabili per i pazienti.
Tossicità del Cianuro: Meccanismi e Sintomi
Il cianuro è un veleno potente che blocca la respirazione cellulare, causando ipossia (carenza di ossigeno) e danneggiando organi vitali. I sintomi includono nausea, vomito, mal di testa, vertigini, confusione, difficoltà respiratorie, aritmie cardiache e coma. Il trattamento richiede intervento medico immediato e antidoti come il nitrito di sodio e il tiosolfato di sodio.
Conclusioni: Un Approccio Prudente e Scientifico
L'amigdalina presenta una natura complessa, con potenziali benefici ancora da dimostrare e rischi significativi. È essenziale un approccio scientificamente rigoroso, evitando affermazioni non provate. Il consumo moderato di alimenti contenenti amigdalina è generalmente sicuro, ma è importante essere consapevoli dei pericoli legati all'eccesso o all'uso di estratti concentrati. L'uso del laetrile come terapia anticancro è fortemente sconsigliato. È fondamentale affidarsi a terapie mediche efficaci e approvate.

